Nulla di fatto... o quasi a Suzuka nel secondo turno di prove libere, vanificato per intero da una pioggia leggera ma sufficiente a convincere buona parte dei piloti a rimanere ai box o al massimo a compiere una sola uscita esplorativa, rientrando però alla base senza segnare tempi. Tra i pochi a farlo (tredici su ventuno ma solo sette con tempi sul giro) Oscar Piastri che agli "sgoccioli del turno mette insieme il tempo di un minuto, 34 secondi e 725 millesimi, mettendosi dietro Lewis Hamilton (+0.501), Charles Leclerc (con un poco significativo ritardo di quattro secondi) e le VISA Cash App RB dell'idolo di casa Yuki Tsunoda e del suo compagno di squadra Daniel Ricciardo. I tempi di riferimento rimangono quelli della prima sessione (andata in scena in condizioni ideali nella notte italiana), chiusa al comando da Max Verstappen (che ha poi disertato le FP2) con un tempo di oltre quattro secondi e mezzo più veloce rispetto alla best performance del pomeriggio. Seconda casella del ranking mattutino per il suo compagno di squadra Sergio Perez, terza pr la Ferrari di Carlos Sainz, vincitore due settimana fa in Australia. A proposito: Williams di nuovo con il fiato corto e l'incubo-Melbourne che ritorna. Nella prima sessione giapponese infatti Logan Sargeant ha di nuovo pesantemente danneggiato la sua FW46 (nessuna conseguenza fisica per lui) e le riparazioni hanno costretto il pilota di Fort Lauderdale a stare a guardare.
Dopo i primi cinque, la classifica dei tempi prosegue (e si chiude) con il sesto tempo di Lando Norris davanti all'altro ferrarista Sainz, che prende bandiera pochi secondi prima di iniziare un time attack vero e proprio. Alle loro spalle solo le Stake Sauber di Guanyu Zhou e Valtteri Bottas, la Williams superstite di Alexander Albon, le due Haas-Ferrari di Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg ed Esteban Ocon con la Alpine.
I dati più indicativi del day one di Suzuka restano però quelli della prima sessione, al termine della quale Verstappen aveva come detto staccato la miglior performance in un minuto, 30 secondi e 56 millesimi, spuntandola per 181 millesimi sulla RB20 gemella di Perez e di 213 sulla Ferrari di Sainz, con le due Mercedes di Russell e Hamilton a separare la SF-24 dello spagnolo da quella di Leclerc (+0.502). Battute dalle Red Bull nel time attack, le Rosse nelle FP1 avevano lasciato intuire un passo-gara potenzialmente molto competitivo in vista del GP in programma domenica, petr il quale Verstappen e la Red Bull restano i grandi favoriti. Il meteo capriccioso e la fastidiosa pioggerella del pomeriggio giapponese (drizzle come dicono con termine moto efficace in Inghilterra) ha però impedito alla Ferrari - e alla concorrenza ovviamente - di approfondire il lavoro in vista della gara, rimandando tutto alla giornata di sabato e alla terza sessione di prove libere che a questo punto - a livello di piano operativo - sarà necessariamente un compromesso tra due tipi di assetto molto diversi... nell'arco di soli sessanta minuti.