In un Chelsea che naviga a vista tra rivoluzioni passate e future, c'è un ragazzino che ha preso in mano i Blues. Parliamo di Cole Palmer, appena 21enne che in campo sembra essere più che un veterano. Infallibile dal dischetto, determinato e freddo sotto porta: come lui stanno facendo pochissimi in Premier League. Anzi, solo uno, ossia Erling Haaland a quota 18 gol. Subito dietro c'è proprio lui, Cole: 16 reti come Salah, Solanke e Watkinks. Haaland dicevamo, titolare nel City che ha fatto crescere il classe 2002 prima di cederlo in estate per 47 milioni di euro. Una cifra rilevante ma che difficilmente cancellerà il rimpianto di Pep Guardiola.
Palmer, che lo scorso agosto ha messo il suo timbro nella Supercoppa Europea vinta dai Citizens ai rigori contro il Siviglia, ha lasciato la sua città natale senza pensarci due volte per volare a Londra. Un nuovo progetto con Pochettino che lo ha messo subito al centro, facilitato dalla tanta confusione che regna nel club. Il classe 2002 si è fatto trovare pronto: 12 assist e ben 21 gol all'attivo in tutte le competizioni. Gli ultimi tre giovedì sera ai suoi 'nemici' dello United: tripletta e vittoria alquanto insperata in pieno recupero.
Sulla trequarti delizia il pubblico di Stamford Bridge e non solo: Southgate, ct dell'Inghilterra, lo ha subito convocato nella nazionale maggiore senza però farlo mai esordire. A spingerlo, per un finale di stagione ancora migliore, la speranza di una sua presenza nel listone di Euro 2024, magari da vivere come protagonista. Lui, il più giovane a segnare in una Supercoppa Europea dal 2006, e cresciuto a Wythenshawe, lo stesso sobborgo di Rashford, ha adesso un solo obiettivo: riportare presto il Chelsea in Champions League e stupire pure lì. Ossia nel palcoscenico ideale per un talento come lui.