10 gol in 28 partite di Serie A l'hanno reso una delle più belle sorprese del campionato, ma a fine stagione il suo prestito dalla Juventus scadrà e il futuro di Matias Soulé è ancora un'incognita. A parlarne è stato lo stesso fantasista classe 2003 del Frosinone in un'intervista a ESPN in cui si è raccontato a 360 gradi: "Sto parlando con la Juventus, non so ancora cosa succederà. Sono molto ansioso, ma prima ci sono ancora queste otto partite. Voglio giocare. Alla Juventus non avevo molte possibilità di giocare ed ho accettato questa soluzione. Allegri? Mi ha obbligato a tagliare i capelli".
Il sogno - "Un grande sogno sarebbe quello di giocare per il Real Madrid. Ci ho sempre pensato quando ero bambino, e anche di vincere una Champions League".
Il Frosinone - "All'inizio é stato difficile accettare di venire qua, ma adesso mi trovo molto bene. È quello che cercavo, giocare e dimostrare le mie capacità. Il Bologna? Bella partita, adesso è come il Real Madrid. Ma noi vogliamo vincere perché è da tanto che non vinciamo".
L'idolo CR7 - "Sono rimasto sorpreso da quanto fosse una brava persona. Non lo conoscevo, ma ho ascoltato quello che si diceva di lui. È un genio. Ricordo che un giorno siamo andati a pranzo e si è seduto accanto a me, non gli avevo mai parlato. Sono rimasto sorpreso perché non me lo aspettavo affatto. Mi ha raccontato di tutto: delle macchine che aveva, di com'era Madrid".
Il no a Spalletti - "Spalletti è venuto qui al Frosinone. Prima il mio allenatore mi ha detto: 'Spalletti ti chiamerà. Vuole chiamarti per la prossima convocazione e dirtelo di persona. E lì, di persona, gli ho detto che lo avrei ringraziato. Mi ha detto 'Pensaci, perché adesso c'è l'Europeo, ti terrò in considerazione. Ho anche un contratto fino a dopo il Mondiale 2026'. Ero un ragazzo e, parlando con lui di persona non è stato facile. Poi ha detto qualcosa del tipo: 'Mi congratulo con te perché mi hai detto di no in faccia'. Era un po' sorpreso".