Chiuso per manifesta superiorità. É questo il cartello che potrebbe comparire all’esterno della stanza di Mathieu Van der Poel che ha dominato senza appello la Parigi-Roubaix. Complice l’assenza di avversari all’altezza, l’olandese dell’Alpecin-Deceuninck ha ammazzato la concorrenza lontano dal traguardo raggiungendo il velodromo in totale solitaria. Il campione del mondo ha raggiunto l’arrivo con oltre tre minuti di vantaggio sul compagno Jasper Philipsen.
Prima parte caratterizzata da una fuga di sette uomini, Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike), Rasmus Tiller (Uno-X Mobility), Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step), Marco Haller (BORA – hansgrohe), Liam Slock (Lotto Dstny), Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e Kamil Małecki (Q36.5 Pro Cycling Team), che non sono riusciti a guadagnare più di un minuto.
Nel tratto di Saint-Python il gruppo ha però accelerato e recuperato sui fuggiti spezzando il gruppo, complice anche una caduta che ha caduto fra gli altri Elia Viviani (Ineos-Grenadiers), Jonathan Milan (Lidl-Trek) e Tim Merlier (Soudal-Quick Step).
Sull’accelerata in molti hanno perso le ruote fra i quali Luca Mozzato (Arkea-Samsic), Alberto Bettiol (EF Education-EF) e Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike) permettendo ai migliori di attaccare la Foresta di Arenberg.
Proprio lì è arrivato il primo allungo di Van der Poel che è rimasto insieme al compagno Jasper Philipsen, a Mads Pedersen (Lidl-Trek) e all’olandese Mick van Dijke (Team Visma | Lease a Bike) venendo però prontamente ripresi all’uscita dove alcune forature hanno colpito il campione belga e il danese.
In un continuo ricambio nei tratti successivi sono scattati Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Stefan Kueng (Groupama – FDJ) e Nils Politt (UAE Team Emirates) venendo anche loro ripresi in vista del pavé di Beuvry-la-Forêt – Orchies.
Nel tratto di Orchies é andato in scena il momento decisivo con Mathieu Van der Poel che se n’è andato in solitaria compiendo una cavalcata solitaria di 59 chilometri.
Un’andatura imprendibile per chiunque compreso il compagno di squadra Jasper Philipsen che ha vinto con quasi tre minuti di ritardo la volata dei “battuti” precedendo Mads Pedersen e Nils Polletta (UAE Team Emirates).