È un Mondiale apertissimo e dalle grandi speranze... azzurre, quello che il quinto appuntamento della vigilia di Pasqua a Tokyo consegna all'esordio europeo di Misano Adriatico dopo le prime quattro tappe overseas (e cinque round appunto). Orfana di Roma, la tappa italiana del Mondiale elettrico approda in Romagna per un weekend da gara doppia (come fin qui nel 2024 solo a Diriyah) che ha per teatro d'operazioni una versione riveduta, corretta e... rimaneggiata rispetto al layout classico del Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli: quello che ospita il Gran Premio del Motomondiale e le altre manifestazioni di rilevanza internzionale del suo calendario.
Due le modifiche apportate al tracciato originale per adattarlo alle caratteristiche delle Gen3 che danno vita al Mondiale e al suo formato di gara. La prima riguarda il tratto che segue il rettilineo di partenza e arrivo, praticamente dimezzato. Escludendo la sezione del circuito "full" (a sua volta un'estensione rispetto al Santamonica delle origini), il layout elettrico taglia corto con una serie di quattro curve che lo portano a ricongiungersi con la pista da GP a metà circa dell'allungo in discesa che porta alla staccata di curva 5. La seconda importante modifica è quella che - purtroppo, viene da dire... - spezza in due il lungo e velocissimo rettilineo di ritorno verso il complex finale (che rimane invariato) con una secca esse destra- sinistra che prende il posto della curva 11 originale, che si affronta comunque in pieno.
Da ricordare anche che anche corsia box e paddock sono realizzati ex novo per i due appuntamenti di Misano (gara-uno sabato 13, gara-due domenica 14 aprile). Terzo circuito permanente del Mondiale insieme a Mexico City e Portland (non volendo tener conto dell'anomalia Montecarlo), la e-versione di Misano misura così 3381 metri (contro i 4226 di quello originale), comprende quattordici curve (contro sedici) e verrà affrontata in senso orario dai protagonisti del Mondiale.
A proposito, Misano si prepara ad ospitare un importante capitolo della corsa al titolo iridato. C'è grande attesa per la Maserati che ha trionfato con Maximilian Guenther sabato 30 marzo scorso, secondo successo per il Tridente operato in pista da MSG Racing dopo quello di Djakarta 2023. Il successo giapponese ha permesso al biondo Guenther di risalire la classifica generale fino al margine basso della top five con 48 punti al suo attivo. Davanti al muso della sua Tipo Folgore ci sono - in ordine... crescente - le GEN3 by Andretti del campione in carica Jake Dennis (53 punti), la Nissan di Oliver Rowland (54) e poi - lassù nell'empireo del ranking - la Jaguar di Nick Cassidy (61) e la Porsche del leader Pascal Wehrlein che svetta a quota 63 punti.