Nello sport tutto può cambiare all'ultimo secondo. Un po' come accaduto a Frank Chamizo al Torneo Preolimpico Europeo di lotta libera dove si è visto sconfiggere dall'azero Turan Bayramov a causa di una decisione arbitrale controversa che gli ha negato il pass per Parigi 2024. In attesa di giocarsi il tutto per tutto al Torneo Preolimpico Mondiale in programma a Istanbul, l'atleta italo-cubano ha attaccato sui social i direttori di gara.
"Voglio chiedere scusa a chi sta guardando questo video. Questo è solo un gruppo di persone corrotte - ha confessato Chamizo su Instagram -. Il mio cuore piange. Il mio sport è bello, mi dispiace".
Prima della sconfitta Chamizo aveva superato in serie il polacco Patryk Krzysztof Olenczyn, l’austriaco Simon Marchl e l’ungherese Murad Kuramagomedov prima di arrivare alla semifinale con il padrone di casa Bayramov che ha preso subito il largo andando sul 6-0 al primo minuto. L'azzurro non si è arreso ribaltandola sul 6-6 e poi sull'8-8. A quel punto l'atleta dell'Esercito è andato all'attacco mettendo in ginocchio l'avversario e guadagnando il vantaggio per il successo. L'arbitro però ha accettato il challenge proposto dagli avversari togliendo i due punti assegnati a Chamizo e consegnando così il successo all'azero che precedentemente aveva messo a segno la tecnica col punteggio più alto vincendo così nonostante il pareggio finale.
A sostenere la presa di posizione dell'azzurro ci hanno pensato molti utenti, ma anche il direttore tecnico della Nazionale Salvatore Avanzato che ha spiegato i prossimi passaggi di un caso che potrebbe tenere banco nelle prossime settimane. "Il presupposto è che l'errore arbitrale fa parte dei contesti sportivi. Più in generale, le persone possono sbagliare. Qui però c'è qualcosa in più. Tutto l'incontro ha avuto una cattiva interpretazione e gestione. L'ultimo errore è stato una conseguenza, non c'è soltanto l'errore tecnico ma anche l'incapacità di individuare cosa sta accadendo sul tappeto. C'erano altre azioni in cui dare punti, c'erano altre azioni di passività da richiamare precedentemente e, col match sul filo del un rasoio, l'errore, inscusabile, era dietro l'angolo - ha tuonato il tecnico al sito della Fijlkam -. Ci sono azioni da 4 in cui gli arbitri danno 2 punti, ci sono fughe non punite, non c'è stata gestione dell'incontro per riportare sulla materassina una lotta pulita. L'incontro è stato purtroppo tutto influenzato dalle decisioni arbitrali e l'errore non è soltanto quello dell'ultimo challenge. Perciò riteniamo ingiustificabile quello che è successo, faremo ricorso e tutto quello che sarà necessario fare".
A questo punto Chamizo dovrà provare una vera e propria impresa a maggio in Turchia dove rischia di dover dire addio alla sua terza Olimpiade nonostante ci creda ancora: "Frank è un professionista. Quando finisce un match, pensa a quello successivo. Rimane l'amarezza anche perché volevamo partire subito con la preparazione per le Olimpiadi, ma dobbiamo rimandare - ha chiuso Avanzato -. E comunque un dato è certo: Frank era pronto. Per 4 minuti ha dimostrato che sulla materassina c'era e stava in forma".