LOTTA, CHAMIZO: "A BAKU MI HANNO OFFERTO 300MILA DOLLARI PER PERDERE"

"Mi hanno offerto 300 mila dollari per perdere". E' lo sfogo del lottatore azzurro Frank Chamizo, parlando del discusso verdetto al preolimpico di Baku. "Sono ancora sconvolto. Triste, addolorato, pieno di vergogna per quello che e' successo", racconta l'atleta in un'intervista a 'Repubblica'. "I cinque giudici sul tappeto hanno preso la stessa decisione, riconoscendo che avevo messo a terra il ginocchio destro dell'avversario, quindi avevo vinto. Dopo un incontro in cui il mio avversario, che ho sempre battuto, per cinque minuti non ha fatto che scappare. Poi si sono inventati un challenge a tempo scaduto, che non si puo' fare. A questo punto - aggiunge - il presidente di tappeto ha guardato le immagini di una sola telecamera della video review e ha stabilito che quella mossa non c'era, contraddicendo gli altri cinque giudici". "Sapevo - prosegue Chamizo - che dovevo dare il doppio, il triplo in Azerbaigian, perche' lottavo a casa loro e avevano comprato tutto. Lo stesso arbitro e' stato con gli azeri per tutto il torneo. Io ce l'ho fatta, ma poi e' successo qualcosa che ricorda il pugilato di tanti anni fa. E allora si', lo voglio dire, sono venuti da me offrendomi dei soldi, 300.000 dollari per perdere. Non voglio dire chi, ma e' successo la mattina del peso". Come ha reagito? "Li ho mandati a f… perche' non rappresento solo me stesso, ma anche l'Italia, la mia federazione, la Fijlkam, e l'Esercito. Non e' facile rompere la mia integrita'". "Soffro sulla mia pelle quel che e' successo, basta guardare l'incontro", prosegue l'azzurro. "Sono cosi' schifato che non mi sembra di parlare di sport". "Se ho paura di pagare queste dichiarazioni all'ultimo torneo di qualificazione? Io vengo da Cuba, non ho paura di niente. Ora sono in un paese libero, posso dire quel che penso e quel che voglio. Non mi ferma nessuno".