Tutto esaurito contro il Cagliari, ma questa in fondo non più neppure una notizia: quando gioca l'Inter San Siro è in pratica sempre sold out. Certo che ora la spinta dei tifosi nerazzurri va assumendo, di giorno in giorno, una forza sempre più crescente, con l'obiettivo che si avvicina: una vittoria contro i sardi, qualunque dovesse essere il risultato del Milan a Sassuolo, offrirà a Inzaghi il primo match-ball stagionale, da giocarsi proprio nel derby (oltre a fare dell'Inter l'unica squadra capace di raggiungere gli 85 punti dopo 32 gare giocate in una stagione di Serie A). Domenica sera si accomoderanno in tribuna anche Lautaro e Pavard, tifosi aggiunti per forza di cose: la squalifica maturata con i cartellini gialli presi contro l'Udinese ne garantisce però la presenza contro i rossoneri. In diffida resta ora solo Mkhitaryan: ovvio che qualche considerazione in merito sia stata fatta, tuttavia è difficile che Inzaghi rinunci al suo fedelissimo. Il ballottaggio con Frattesi sussiste - visto anche lo stato di forma dell'azzurro, galvanizzato oltretutto dal gol-partita in Friuli - ma nulla è ancora deciso: l'armeno dovrebbe partire titolare, con successivo avvicendamento in corso d'opera.
Con il rientro di Bastoni e quello programmato di De Vrij anche in difesa non mancano le alternative: a destra il posto di Pavard dovrebbe essere preso dal suo naturale sostituto, vale a dire Bisseck, con Acerbi al centro e appunto Bastoni a sinistra. Il leggero affaticamento che lo ha tenuto ai box lunedì scorsa è stato in realtà poca cosa, non ha mai destato preoccupazione: l'eventuale rotazione con Carlos Augusto servirà solo a dosare il minutaggio. Davanti invece il posto di Lautaro sarà preso da Sanchez, favorito su Arnautovic come partner di Thuram. L'austriaco è rientrato a Udine presentandosi con il colpo di tacco che ha dato il via all'azione del gol di Frattesi ma il cileno, in rete contro l'Empoli la settimana precedente, sta attraversando un ottimo momento di forma e si integra probabilmente meglio, come caratteristiche, col francese. Già Thuram, il cui ultimo gol risale alla partita contro la Salernitana: da allora, al di là dei due match di campionato con Lecce e Atalanta saltati per l'infortunio accusato contro l'Atletico Madrid, ne ha giocati altri cinque senza andare a segno. A Udine si è procurato il rigore del pareggio e ha dato in generale importanti segnali di crescita: ora però è venuto il momento di tornare a esultare. Per chiudere quanto prima i conti, l'Inter ha bisogno anche del suo contributo in fare realizzativa.