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Inter, Calhanoglu: "Scudetto nel derby? Che sia una festa tranquilla, ricordo quella del Milan..."

Il centrocampista turco: "Il nostro segreto è la crescita dopo il ko in finale di Champions. In futuro vorrei vivere in Italia anche dopo il ritiro"

Hakan Calhanoglu, nel caso di vittoria dello scudetto dell'Inter nel derby contro il Milan del 22 aprile, sarebbe ovviamente uno dei giocatori più nel mirino delle telecamere per il suo passato rossonero. Ma il centrocampista turco predica calma: "Se dovessimo vincere il campionato contro il Milan sarebbe pazzesco, sarà un match durissimo ma spero più che altro sia una partita bella e corretta. E che eventualmente i festeggiamenti siano tranquilli perché mi ricordo come avevano festeggiato i rossoneri in passato (per esempio le parole di Ibrahimovic dirette proprio a Calhanoglu, ndr) e quindi voglio stare calmo".

Intervistato dalla CBS, Calha spiega il segreto di questa Inter così bella: "Siamo cresciuti come squadra dopo la sconfitta in finale di Champions League e poi abbiamo un buon allenatore: per lui non è facile ma noi giocatori gli rendiamo le cose più semplici. Come i calciatori migliorano col tempo, accade pure per i tecnici: Inzaghi è molto aperto, prova tutto, ora giochiamo molto bene e devo dire che lui e lo staff stanno facendo un buon lavoro".

A proposito di cambiamenti, con l'addio di Brozovic il turco è diventato definitivamente il regista dell'Inter: "Un ruolo che mi piace molto, a volte sono come un difensore aggiunto e con gli altri compagni ci scambiamo spesso le posizioni in campo e questo rende la vita difficile agli avversari. Prima ero più 'leggero', ora mi piace essere aggressivo per recuperare palla".

Infine, sul futuro: "Andare al Galatasaray? Ho tutto il rispetto per il Gala ma quello che è successo nel calcio turco negli ultimi mesi (dagli scontri in Fenerbahce-Trabzonspor in avanti, ndr) ha un impatto negativo sul valore del nostro marchio (Calha ha ulteriormente precisato il concetto con una dichiarazione social, ndr). L'Italia mi piace, voglio vivere qui anche dopo aver smesso di giocare".