In Formula E a Misano colpi di scena su colpi di scena, in una delle gare più combattute di sempre. In pista ad avere la meglio è il portoghese Antonio Félix Da Costa, che al volante della sua Porsche aveva conquistato il primo successo stagionale nel sesto round del mondiale delle monoposto elettriche, ma dopo aver festeggiato è passato dal paradiso all'inferno. Dopo un controllo, infatti, sulla vettura numero 13 sono state riscontrate irregolarità alla molla dell'ammortizzatore dell'acceleratore, con l'iridato che è stato conseguentemente squalificato. Così a ereditare la vittoria è Oliver Rowland con la Nissan, seguita sul podio dalla Andretti del campione in carica Jake Dennis e dalla Maserati di Max Guenther. Gara tattica e al tempo stesso all'arma bianca, con sorpassi continui e un gran numero di contatti che costano caro in particolare a Pascal Wehrlein e Nick Cassidy: per entrambi gara compromessa fin dalle battute iniziali per altrettanti incontri (troppo) ravvicinati con la DS Penske di Jean-Eric Vergne. Si ferma ai piedi del podio l’inglese Dan Ticktum (ERT) che emerge alla distanza e si permette il lusso di tenersi dietro la Jaguar di Mitch Evans che poche ore prima si era assicurato la pole position. Nella top ten di gara-uno anche Vergne che paga cinque secondi di penalità per il contatto iniziale con Cassidy, Norman Nato con l'altra Andretti, Stoffel Vandoorne (DS Penske), Sacha Fenestraz che porta nella parte nobile dell'ordine d'arrivo anche la seconda Nissan e Lucas Di Grassi in Abt.
Una squalifica, quella di Da Costa, che avrà di certo strascichi. Il portoghese, infatti, ha annunciato insieme a Porsche di voler presentare ricorso e avrà 96 ore di tempo per far valere le proprie ragioni.
"Si tratta di una molla dell'ammortizzatore dell'acceleratore originale della Spark che è stata utilizzata tutto lo scorso anno ed è stata rimossa quest'anno dal regolamento senza avvisare i team. Quante altre auto ci saranno in questa condizione?" ha commentato il lusitano, appresa la notizia dell'irregolarità riscontrata nella sua monoposto.
L'ordine d'arrivo del sesto round del Mondiale, anche dopo la squalifica di Da Costa, conferma una classifica generale che cambia padrone: il nuovo leader è Rowland che balza al comando con 80 punti. Autore anche del giro più veloce (che vale un punto-bonus), il pilota Nissan precede di 9 lunghezze il connazionale Dennis e di ben 17 il tedesco Guenther in Maserati. A completare la top 5 della classifica Wehrlein, appaiato al terzo posto a pari punti col connazionale alla guida della Maserati, e Nick Cassidy attardato di 19 punti su Rowland.
Così il portoghese Da Costa ha riassunto a caldo la sua gara:
"Molto, molto difficile! Era necessario essere molto intelligenti nella gestione dell'energia ma anche nei duelli, perché era facilissimo commettere errori in bagarre. Abbiamo fatto quasi tutto bene, anche se ho avuto qualche danno a causa di un paio di contatti, per fortuna però niente di grave. Sono molto contento perché vengo da settimane difficili che mi avevano fatto venire qualche dubbio su me stesso ma questa è la risposta migliore. Per gara-due cercherò di qualificarmi un po' meglio e poi andare all'attacco!"
LA CRONACA DELLA GARA
Evans sfrutta la pole position e prende il comando ma è Buemi - autore di un ottimo scatto al semaforo, a chiudere in testa il primo dei ventotto giri del programma originale Subito ko invece Mortara con la sua Mahindra. Alternanza continua di piloti al comando (e anche nelle altre posizioni del ranking), per una classifica in continua evoluzione grazie all'ampiezza della sede stradale, del tutto inconsueta per le Gen3 di Formula E, di solito impegnate tra i muretti dei ben più angusti tracciati cittadini. Nessuno dei piloti oltretutto tiene particolarmente a fare l'andatura, consumando più energia e soprattutto permettendo agli altri di risparmiarne altrettanta.
Cassidy ai box al sesto giro dopo un contatto con Vergne: musetto sostituito dal neozelandese e gara compromessa. Ai box il giro dopo anche Wehrlein, anche per lui contatto con Vergne (che ha danni al posteriore) e musetto nuovo anche per il leader della serie! Due dei grandi favoriti di Misano e della corsa al titolo sono già fuori dalla corsa per le posizioni che contano.
Giro 10 di 28: Evans guida la gara davanti a Vandoorne, Da Costa e Vergne ma la prima casella del ranking cambia continuamente padrone. Alla boa di metà distanza (giro 14) tocca a Buemi farsi un giro in vetta seguito da Da Costa, Vergne e Rowland. Vergne penalizzato di cinque secondi come responsabile del contatto di inizio gara con Cassidy. Rischio per Guenther al giro 15: la Maserati Tipo Folgore del tedesco decolla su un dissuasore ma atterra a ruote dritte e apparentemente senza danni. Non perde mai di vista la testa della corsa il poleman Evans che resta il favorito alla vittoria. Pit stop imprevisto per Bird, anche per il pilota inglese gara irrimediabilmente compromessa.
Otto giri al termine: Rowland precede Vergne (con danni sia all'avantreno che al retrotreno per i contatti con Cassidy e Wehrlein), Da Costa e Guenther. Il campione in carica Dennis si affaccia ai vertici della corsa e precede Evans. Nel rush finale di una delle gare con il maggior numero di sorpassi della storia della Formula E a piazzare la stoccata vincente è Antonio Félix Da Costa che infila Rowland e negli ultimi due passaggi difende senza troppo affanno il comando salvo poi cedere lo scettro per questioni regolamentari.