IL LUTTO

Il Milan e il calcio piangono Natale Bianchedi: la "spia di Sacchi" che contribuì a creare gli "Immortali"

 Il ravennate fu il braccio destro di Sacchi nell'esperienza al Milan. Il suo primo colpo fu Rijkaard

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Foto da web

Il mondo del calcio piange la morte di Natale Bianchedi, uno dei profili meno noti del grande Milan di Berlusconi ma tra i protagonisti più apprezzati dietro le quinte di quello straordinario periodo rossonero. La "spia di Sacchi" visionava squadre e giocatori per conto del tecnico romagnolo, chiamato "ministro degli esteri" come braccio destro dell'uomo che cambiò il calcio a cavallo tra anni Ottanta e Novanta. Amicizia, consigli tattici e una storia condivisa in rossonero nell'era gloriosa degli Immortali.

Lo storico osservatore di Sacchi girava il mondo per valutare se e come determinati profili selezionati avrebbero potuto inserirsi nel gioco del tecnico, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto da quello mentale. Il primo colpo - raccontò in passato lo stesso Bianchedi - arrivò dalla Spagna quando fu inviato a visionare Ronald Koeman a quei tempi al PSV, ma finì con l'innamorarsi calcisticamente di Frank Rijkaard che diventò uno dei tre mitici olandesi del Milan. Il suo lavoro fu importante anche nel convincere Berlusconi a prendere Rijkaard e non Borghi, come avrebbe voluto.

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