Vittoria di rimonta dopo un contatto alla prima curva per Maverick Vinales che risale la classifica dopo essere precipitato al margine basso della top ten per un incontro ravvicinato con Francesco Bagnaia pochi secondi dopo lo spegnimento del semaforo e la spunta nel duello con Pedro Acosta, leader nei primi giri, prima di cedere il passo a Marc Marquez che cade poco dopo metà gara. Enea Bastianini centra un terzo posto dai mille significati, perché raggiunto infilando Jorge Martin (che punta a prenderne il posto nel team ufficiale Ducati). Gara da gambero per lo spagnolo di Pramac e gara compromessa fin dal via per Francesco Bagnaia che deve accontentarsi del quinto posto finale, posizione che il due volte iridato occupa anche nella classifica generale.
Nella seconda metà della top ten di Austin in quest'ordine Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46), Aleix Espargarò con l'altra Aprilia factory, Marco Bezzecchi con la seconda Ducati VR46, Brad Binder con la KTM Red Bull e Raul Fernandez che vince il "derby Aprilia Trackhouse precedendo il compagno di colori Miguel Oliveira e regalando una piccola soddisfazione casalinga al team clienti USA della Casa di Noale.
Nonostante una prova all'arrembaggio all'inizio ma poi via via più opaca, Martin non solo mantiene la testa del Mondiale ma incrementa il vantaggio (da 18 a 21 punti) sul suo più diretto inseguitore che non è più Brad Binder ma il terzo classificato di Austin Bastianini: 80 punti per lo spagnolo, 59 per il romagnolo che precede di tre lunghezze il vincitore di giornata Vinales (56) e Acosta che irrompe nei quartieri altissimi del ranking con 54 punti al suo attivo, quattro in più di Bagnaia (50) che si consola con il sorpasso su Binder (49).
LA CRONACA DELLA GARA
Acosta scatta al comando, contatto all'ingresso della prima curva tra Martin, Bagnaia e Vinales che perde diverse posizioni. Il rookie di GasGas Tech3 chiude in testa il primo dei venti giri in programma. Bagnaia precede Miller e Marquez al secondo passaggio. Martin infila Acosta nel corso del quarto giro, Marquez salta sia Bagnaia che Acosta, poche curve più in là passato anche dal campione in carica. Vinales intanto prova a rimontare ed è settimo. Leggero contatto (forse) tra Marquez e Martin a sesto giro: l'otto volte iridato deve rialzare la sua Ducati e dare strada a Bagnaia e Acosta. Basta un giro al Cannibale per tornare davanti a Pecco ma Acosta rimane primo inseguitore del leader Martin. Vinales si mette dietro Bastianini e poi ingaggia Miller e sale al quinto posto, di fatto autoinvitandosi alla sfida per il podio texano. Una caduta costa il ritiro a Franco Morbidelli che stava correndo al margine basso della top ten. Bagnaia e Vinales ai ferri corti per il quarto posto. La spunta lo spagnolo, Bagnaia ora nel mirino del compagno di colori Bastianini. Acosta torna leader, anche Marquez davanti all'ex leader Martin. A metà gara Marquez strappa il comando al giovane connazionale ma il Cannibale scivola alla staccata della curva più lontana dai box!
Vinales scatenato: dietro anche Martin, ora Maverick è secondo e nel giro di poche curve negli scarichi di Acosta. Sorpasso nell'aria, finalizzato a sette giri dalla fine del Gran Premio delle Americhe. Bastianini invece strappa la quarta posizione a Bagnaia e inizia a fare un pensierino al podio, arrivando al confronto ravvicinato quando al traguardo manca solo una manciata di passaggi. Vinales guadagna qualche decimo ad Acosta, mettendosi al riparo dai suoi attacchi e soprattutto mettendo in cassaforte (nonostante il forcing finale di Pedro) il bis del successo nella Sprint della vigilia. Bastianini sale sul terzo gradino del podio superando Martin al penultimo giro.