Continua il momento d'oro di Gianluca Scamacca, definitivamente esploso dopo una buona parte di stagione con più bassi che alti. Nelle ultime settimane l'ex attaccante del West Ham ha cambiato marcia e ha cominciato a trovare la via del gol con una certa regolarità, ma non solo. Rispetto a prima, infatti, è anche molto più coinvolto nel gioco insieme ai compagni, per la felicità di Gasperini e del ct dell'Italia Luciano Spalletti. Escluso dalle ultime amichevoli con Venezuela ed Ecuador, Scamacca ha continuato a lavorare sodo e ora sta raccogliendo i frutti. Di questo passo, infatti, non ci sono dubbi che l'attaccante titolare a Euro 2024 sarà proprio lui. Sono 14 i suoi gol in stagione con la Dea (9 in campionato e 5 in Europa League), di cui 7 nelle ultime 7 gare disputate. Una media gol da campione, quello che Gasp e Spalletti sperano di aver finalmente trovato.
Una frustata qui, una carezza lì, ma soprattutto tanto lavoro. Quello insieme a un mago come Gasperini che, dopo la scommessa De Ketelaere, ha vinto anche quella di Scamacca e ora va all'incasso. Era solo il 24 gennaio, ma sembra passata un'eternità, quando Gasp bacchettò pubblicamente il suo bomber sulle colonne dell'Eco di Bergamo: "Scamacca deve correre perché sta correndo poco. Se è così poco dinamico non potrà fare nulla di buono. Anche avendo queste qualità importanti". Parole pesanti, ma usate a fin di bene per un calciatore dal grandissimo potenziale ancora inespresso o meglio mostrato a intermittenza. Poi è arrivata la mancata convocazione di Spalletti per la doppia amichevole in Usa con Venezuela ed Ecuador, quando il ct chiamò Lucca al suo posto. Un modo per pungolarlo a fare meglio e a non sprecare il talento che Madre Natura gli ha regalato. E così è stato, perché da marzo Scamacca ha cominciato a segnare e non ha smesso più.
E a furia di bastone e carota, siamo arrivati alla magica notte di Anfield, uno dei palcoscenici più affascinanti di quella Premier che non lo ha capito e dove non è riuscito a esprimersi in tutto il suo talento nella scorsa stagione con la maglia del West Ham. Doppietta e mezzo assist nel 3-0 con cui la Dea è entrata nella leggenda. E Scamacca con la squadra: l'ex Sassuolo è diventato il primo giocatore italiano in grado di segnare una doppietta ad Anfield contro il Liverpool. L'Inghilterra ai suoi piedi e titoloni in prima pagina stra-meritati.
Gongola Gasp, ma anche Spalletti si sfrega le mani. Anche il ct ha sempre creduto nel calciatore, tanto che a novembre prima del match con l'Inghilterra a Wembley aveva usato parole davvero al miele: "Scamacca è un giocatore completo. Ha bisogno di convincersi delle sue capacità. Ha tecnica, velocità, forza e se chiedessi a un computer di disegnare un centravanti perfetto, sarebbe come lui". Bravo anche come rifinitore e dialogare con in compagni nell'ultimo terzo di campo, implacabile davanti alla porta. Ciò che colpisce, al di là della sua facilità di calciare indifferentemente di destro e di sinistro, da qualsiasi posizione e con eguale potenza e precisione, è il modo con cui riesce sempre a trovare la via più veloce per segnare. Caratteristiche che in Italia nessuno ha e che, di questo passo, gli garantiranno il numero 9 tra un paio di mesi in Germania.
SCAMACCA: "UN GRANDE MOMENTO, ATALANTA VETRINA PER LA NAZIONALE"
Gianluca Scamacca anche stasera con il Verona (un gol e un assist) ha confermato il suo splendido momento di forma. "Gli aspetti su cui migliorare sono tanti. Stasera ho sbagliato a gestire forse alcuni momenti che non dovevo giocare di prima invece dovevo tenerla e fare due tocchi. Poi il mister su questa cosa mi martella, però è stato un peccato perché stasera i tre punti sembrava ce li avessimo in mano". Sul suo momento di forma smagliante. "Questo momento è molto importante, perché ho passato dei mesi complicati, però ho sempre lavorato e non mi sono mai arreso, mai fermato. Quando lavori sodo e in modo costante il tuo momento arriva". La notte di Anfield. "Più che segnare è stato vincere 3-0, una cosa che non succede tutte le domeniche. Giovedì dobbiamo entrare in campo con la mentalità di essere 0-0, di non concedere troppo, essere cattvi e determinati perché è veramente una partita importante e fondamentale per noi". Capitolo Nazionale. "Se fai bene qui penso che ti conquisti un po' di visibilità per la Nazionale. Sono a disposizione, cerco di fare bene". Sulle parole di Gasperini. "Ha ragione, non sono un campione, lo sono altri. Io lavoro per diventare un campione".