Per la prima volta nella loro storia, le Golden Trail World Series danno vita ad un esordio stagionale overseas con una trasferta doubleheader prima in Giappone e poi in Cina, nello spazio di otto giorni. La prima tappa del circuito internazionale targato Salomon è il Kobe Trail in programma sabato 20 aprile sulla distanza di 21 chilometri (2109 metri D+) che ripropone il formato flower-race inaugurato nella Grand Final italiana in Liguria dello scorso autunno. Gli atleti percorreranno quattro diversi anelli (come i petali di un fiore, appunto), passeranno cinque volte - per la gioia dei tifosi - dalla zona di partenza/arrivo. Dopo l’esordio nel Paese del Sol Levante, i toprunners del circuito si sposteranno in Cina per il Four Sisters Mountain Trail (22 chilometri, 1520 metri D+) di sabato 27 aprile nella parte occidentale del Sichuan, secondo appuntamento di una regular season da otto gare che precede la finalissima del prossimo autunno in Svizzera e più precisamente nella regione di Ascona-Locarno (Canton Ticino).
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Obbligatorio per puntare al successo finale essere presenti fin dal primo appuntamento stagionale in Giappone o quantomeno dal secondo in Cina, che mettono in palio punti pesanti in due prove praticamente sconosciuto alla quasi totalità degli atleti élite ma cruciali per muovere subito la classifica... nella direzione giusta, prima che il circuito entri nel vivo e incontri le grandi classiche del trailrunning (come Zegama-Aizkorri, Marathon du Mont-Blanc o Sierre-Zinal) ad altissima densità di campioni, dove la concorrenza sarà spietata. La missione dei toprunners più ambiziosi è una e una sola, vale a dire la rincorsa al successo finale che nel 2023 è andato a due superatleti del Team Salomon: il polivalente rossocrociato Rémi Bonnet (vincitore anche due anni fa) e l'altrettanto completa statunitense Sophia Laukli, alla sua prima affermazione nel circuito.
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Ecco una carrellata dei favoriti per l’ormai imminente Kobe Trail, iniziando dal settore maschile.
Dopo aver ottenuto un ottimo secondo posto nella classifica finale di GTWS 2023, il keniano Patrick Kipngeno (Run2gether) è il favorito per la prima gara della stagione ma dovrà vedersela con il suo connazionale e compagno di squadra Philemon Kiriago che si è imposto nella prestigiosissima Sierre-Zinal (La Corsa dei Cinque Quattromila del Canton Vallese) della scorsa estate e si è aggiudicato il gradino più basso del ranking finale.
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Entrambi dovranno vedersela con il fortissimo Elhousine Ealzzaoui (Nnormal) che, dopo aver vinto la Dolomyths Run 2023, ha mostrato a tutti il suo potenziale vincendo la Grand Final italiana di Golfo dell’Isola. La lista dei favoriti include anche Roberto Delorenzi (Brooks Trail Runners) che già si frega le mani pensando alla sua perfetta conoscenza dei sentieri del suo Canton Ticino che ospiteranno la finalissima del prossimo mese di ottobre.
Occhio anche alle chances e alle ambizioni del polacco Bart Przedwojewski (Team Salomon), dell’altoatesino Daniel Pattis (compagno di colori di Delorenzi nel Team Brooks), al talento cristallino e all’esperienza del nostro Cesare Maestri (Nike Trail), all’idolo di casa Ruy Ueda e ai due spagnoli Alex Garcia e Miquel Corbera, come De Lorenzi e Pattis in forza alla “corazzata” Brooks Trail Runners.
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Per quanto riguarda le donne, la shortlist delle favorite è… tutt’altro che corta, premessa di una stagione molto incerta e combattuta, destinata a premiare le atlete più complete e polivalenti.
La campionessa in carica statunitense Sophia Laukli (Team Salomon) fronteggia la sfida della toprunner elvetica Maude Mathys (Asics), vincitrice di Golden Trail Championship 2020 e di GTWS 2021, che punta a tornare ad esprimersi ai massimi livelli dopo un lungo infortunio. Le due esperte campionesse non possono permettersi il lusso di sottovalutare l'emergente spagnola Malen Osa (Team Salomon), terza nella classifica finale dello scorso anno grazie ad una stagione d’esordio tutta in crescita, che l’ha portata a sfiorare in più occasioni durante l’anno il podio e poi appunto a mettervi piedi nel ranking di fine anno.
Punta a tornare a brillare nel circuito fin da subito anche Allie McLaughlin: la statunitense del Team HOKA si era distinta nella Grand Final 2022 a Madeira, vincendo due tappe davanti alla formidabile olandese Nienke Brinkman. Attenzione anche alla tedesca Daniela Oemus (Nike Trail), vincitrice nel 2023 nientemeno che a Zegama, alla statunitense Grayson Murphy (Saucony), alla keniana Joyce Njeru della formazione italiana di Atletica Saluzzo, all’esperta spagnola Sara Alonso (Asics), alla sua connazionale targata Brooks Julia Font e alla norvegese Sylvia Nordskar del Team HOKA.
Da non sottovalutare infine le chances dei toprunners locali, soprattutto (anche se non solo, vedi il caso dell’esperto Ueda) per conoscenza specifica del teatro d'operazione sino-nipponico rispetto agli atleti europei e nordamericani.
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