CICLISMO

Niewiadoma s'invola nella Freccia Vallone e beffa sia Vollering che Longo Borghini

La polacca della Canyon//SRAM Racing ha superato la campionessa olandese e la fuoriclasse tricolore

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Stavolta Elisa Longo Borghini non può nulla contro la potenza di Katarzyna Niewiadoma. Dopo aver battuta al Giro delle Fiandre, la campionessa italiana ha provato a sfidarla alla Freccia Vallone chiudendo però al terzo posto la classica che ha visto la polacca della Canyon//SRAM Racing che ha sfoderato tutta la propria forza sulle ripide rampe del Muro di Huy. Una corsa "a eliminazione diretta" come dimostrato dal ristretto gruppo di atlete che si è ritrovato a giocarsi il successo nei pressi della rocca belga. 

Prime fasi caratterizzate da una fuga a tre promossa da Sara Martin (Movistar), Julie Van de Velde (AG Insurance - Soudal Team) ed Elena Hartmann (Roland) che hanno dovuto affrontare la pioggia e la neve che le hanno accompagnate in partenza. Alle loro spalle a 40 chilometri dal traguardo sono emerse Grace Brown (FDJ - Suez) e Paulina Rooijakkers (Fenix-Deceuninck), tuttavia le varie battistrada sono state riprese una alla volta dal gruppo trascinato dal Team SD Worx-Protime di Demi Vollering e dalla Canyon//SRAM Racing di Katarzyna Niewiadoma

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La competizione si è quindi accesa sulla Côte d'Ereffe con Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike) pronta a scatenare la bagarre venendo seguita immediatamente da Longo Borghini, Niewiadoma e Vollering senza che accadesse nulla. Negli ultimi dieci chilometri è accaduto di tutto con la verbanese che ha provato ad allungare con Elise Chabbey (Canyon//SRAM Racing) e Lotte Kopecky (Team SD Worx-Protime), poi con Markus in grado di involarsi nuovamente a cinquemila metri dall'arrivo prima di esser ripresa all'ingresso del Muro di Huy.

Salendo lungo l'erta finale sono rimaste davanti soltanto Niewiadoma, Vollering e Longo Borghini con la polacca che è partita secca subito dopo i tornanti lasciandosi alle spalle la fuoriclasse olandese e l'azzurra, costretta ad accontentarsi degli altri due posti sul podio. In chiave tricolore va segnalato anche il nono posto di Marta Cavalli (FDJ-Suez) e l'undicesimo di Greta Marturano (Fenix-Deceuninck) che hanno restituito una conferma dell'ottima condizione vissuta dal movimento tricolore. 

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