VERSO CAGLIARI-JUVE

Juventus, Allegri: "A Cagliari è sempre dura. Futuro? Concentrati sugli obiettivi"

Il tecnico bianconero parla alla vigilia del match coi rossoblù, decisivo per consolidare la zona Champions: "Szczesny disponibile, gioca uno tra Chiesa e Yildiz"

La Juventus di Max Allegri si prepara ad affrontare il Cagliari in un match potenzialmente decisivo per consolidare la zona Champions League. In attesa dell'ufficialità delle cinque squadre, che potrebbe arrivare in serata, i bianconeri sono chiamati a ritrovare i tre punti e allungare almeno momentaneamente su Bologna e Roma: "A Cagliari è sempre dura, servirà una partita giusta sotto tutti i punti di vista - le parole del tecnico in conferenza stampa -. Le voci di mercato? In questo momento ci sono sempre, sia sui giocatori sia sugli allenatori. Rimaniamo concentrati sugli obiettivi, una volta raggiunti ci penserà la società".

LA CONFERENZA DI ALLEGRI

Sul Cagliari

"Delle 8 vittorie ottenute quest'anno ne ha fatte 6 in casa, fa tanti gol negli ultimi 15' con tanti giocatori entrati dalla panchina. A Cagliari è sempre difficile, loro si giocano la salvezza noi un posto Champions, servirà una partita giusta sotto tutti i punti di vista".

Sul turnover

"La partita più importante è quella col Cagliari, poi vedremo le condizioni fisiche in vista della Lazio. Quella di domani è una partita troppo importante".

Sul mercato di gennaio

"Sicuramente la seconda parte della stagione dovevamo fare meglio, ma abbiamo la possibilità di migliorare. Al mercato pensa sempre la società, ciò che è fatto è stato fatto per il bene della squadra e non lo possiamo cambiare, ora pensiamo solo alle prossime partite".

Su Yildiz

"Szczesny dice che sarà tra i candidati al Pallone d'Oro? Spero abbia ragione, ma bisogna andarci piano. Lui ha grande qualità, ma deve fare il suo percorso. Sicuramente ha grandissime qualità, sono molto contento di lui. Dualismo con Chiesa? Giocano più o meno nella stessa posizione...".

Su Chiesa

"Sapevamo che avrebbe avuto qualche difficoltà post infortunio. Il suo sfogo? Ce ne sono stati di peggiori, è normale che quando esce vorrebbe sempre giocare, deve pretendere di più da se stesso. Ha giocato bene nel derby ed è un giocatore molto importante per noi. Deciderò domani chi giocherà tra lui e Yildiz".

Ancora sulla convivenza tra i due

"La fase difensiva è sempre stato un punto di forza delle squadre che ho allenato. Da lì passa la differenza tra vincere o meno un campionato. In questo momento ho Kean fuori, che ha fatto differenziato, e Milik che sta rientrando, farli giocare insieme significherebbe non avere cambi in panchina, invece possono essere determinanti".

Ancora su Chiesa e Vlahovic

"Sono ottimi giocatori, che possono diventare grandissimi giocatori. Dusan ha ancora tanti anni davanti di carriera e un futuro roseo, Federico sta entrando ora nel periodo migliore della sua carriera".

Sul divario col calcio europeo

"L'anno scorso l'Inter ha fatto la finale di Champions, la Roma quella di Europa League e noi ci siamo arrivati vicinissimi. Non penso che siamo così lontani".

Sul ciclo che attende la squadra

"In questo periodo ogni vittoria conta doppio. Abbiamo ancora da affrontare Milan, Roma e Bologna. Dobbiamo fare un passetto alla volta".

Sulle voci di mercato

"In questo periodo ci sono sempre, sia sui giocatori sia sugli allenatori. Noi dobbiamo rimanere concentrati, ai ragazzi ho sempre detto che bisogna lavorare da luglio a marzo per rimanere dentro tutti gli obiettivi. Ora viene il bello, perché ti giochi gli obiettivi per cui hai lavorato".

Sulle difficoltà nell'arrivare alla vittoria e l'eventuale programmazione futura

"Stiamo lavorando tutti insieme per far sì che la Juventus raggiunga la Champions e la finale di Coppa Italia. Una volta raggiunti gli obiettivi sarà la società a dettare le strategie, come è sempre stato".

Su Ranieri

"Lui ha fatto una vita di calcio e ha sempre ottenuto risultati importanti. Dalla permanenza in Serie A, all'approdo in Champions, fino alla vittoria della Premier League, qualcosa di unico. Anche quest'anno è riuscito a raddrizzare la baracca quando tutto sembrava perduto. È una persona intelligente e di buon senso, oltre a essere un bravo allenatore".

Sulla favorita per la Champions

"Il Real è la squadra più forte d'Europa con il City, col Bayern sarà una bella sfida perché loro sono sempre noiosi...".

Su altri eventuali dubbi di formazione

"Non ho tantissimi dubbi, anche Szczesny sta bene ed è a disposizione".

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