Dopo le prime due apparizioni (5 minuti con Trento e con Treviso) non propriamente entusiasmanti, i tifosi dell'EA7 hanno potuto applaudire le prime giocate di Denzel Valentine, l'esterno arrivato a Milano dopo la partenza improvvisa di McGruder. Contro Scafati l'americano è rimasto in campo per 18 minuti, prendendosi 8 tiri (di cui 5 dalla distanza) e mettendo a referto 13 punti con 3 triple andate a segno.
"Valentine - ha commentato coach Ettore Messina - ha avuto la palla in mano un po’ di più e ha fatto le cose che sa fare. In difesa è andato a sprazzi nel senso che qualche volta si distrae e quando è successo ha perso il tiratore, ma ad esempio ha fatto molto bene in post basso contro Ale Gentile che ovviamente è un avversario molto ostico. Direi che è stato un passo avanti". Il piano dello staff milanese è concedere ancora minuti nelle ultime due gare della regular season (domenica al Forum arriva Brescia, prima dell'ultimo impegno sul campo della Vanoli Cremona) per alzarne la condizione atletica che non è parsa ottimale in queste prime uscite.
Poi arriverà il momento delle scelte degli stranieri da mettere a referto per i playoff. Ettore Messina, confidando nel recupero dei giocatori al momento infortunati (Lo, Hall e soprattutto Mirotic), ha spesso puntato su un gruppo fisso di 6, massimo 7 giocatori. Lo scorso anno, ad esempio, Kevin Pangos era stato preferito a Devon Hall solo per un paio di partite di semifinale con Sassari in deroga alla regola dei "6 fissi".
Al momento Valentine non dovrebbe figurare tra questi. Napier, Hall, Shields e Mirotic dovrebbero aver il posto assicurato e Kyle Hines - per mille motivi - difficilmente non farà parte dei 12. Per l'ultimo posto da assegnare c'è molto traffico: da Voigtmann a Poythress (favoriti), per arrivare a Maodo Lo e per chiudere con l'ex Chicago Bulls. Che al momento sembra quello con meno possibilità di vivere da protagonista la post season. Ma occhio a infortuni e condizione: tutti devono essere pronti. E da ieri Valentine lo è un pò di più.