Il gong dell'ottavo round suona l'ultimo sabato del mese di aprile sul... ring di Montecarlo, dove il Mondiale di Formula E chiude il girone d'andata di Season 10 con il ritorno al format da gara-unica dopo il doppio appuntamento di Misano Adriatico che ci ha consegnato una classifica generale riveduta e corretta dalle vittorie di Oliver Rowland e di Pascal Wehrlein sull'asfalto del World Circuit intitolato a Marco Simoncelli. Il successo in gara-uno permette al pilota inglese di Nissan Formula E Team di occupare la terza casella del ranking con ottanta punti tondi toni, vale a dire nove meno della coppia di testa formata dal tedesco di Porsche Wehrlein (vincitore in Romagna della replica domenicale) e dal campione in carica Jake Dennis che sta vivendo una stagione in continua crescita, deciso a riconfermarsi al vertice, puntando al titolo-bis. Le sue ambizioni, quelle di Wehrlein e quelle di Rowland sono ora attesa alla prova di Montecarlo, cosiccome le velleità di rimonta di chi segue il trio di testa, a partire da Nick Cassidy (76 punti), a caccia di un rilancio - peraltro iniziato a Misano - dopo la crisi di risultati seguita a ben altro avvio di stagione e il tedesco Maximilian Guenther, prima punta del Tridente Maserati, chiamato insieme al rookie Jehan Daruvala ad onorare l'impegno nella gara di casa di MSG Racing, l'organizzazioneche gestisce in pista le Tipo Folgore italiane.
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Solo il "kiwi" Cassidy - tra quelli appena citati - ha già vinto l'ex-prix più glamour del Mondiale elettrico: nella settima edizione andata in scena sullo stesso circuito che poi nel mese di maggio ospita il Grand Prix di Formula Uno - e in quella occasione al volante della Gen3 di Envision. Nella stessa occasione, Dennis ha chiuso sul terzo gradino del podio l'anno scorso, mettendo a segno anche il giro veloce della gara. Da parte sua, Rowland può vantare una pole position e un secondo posto nel 2019 (con la Nissan), quando a staccare il giro veloce era stato Wehrlein, allora al volante della Gen2 Mahindra.
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Bene ma non benissimo insomma per gli attuali frontrunners del Mondiale. Ecco allora che la settima edizione dell'e-prix monegasco (iniziato nel 1015 ma solo dal 2021 in calendario con cadenza annuale) offre una chance imperdibile ad un pugno di piloti di lungo corso ma bisognosi di fare centro per potersi riaffacciare nelle posizioni che contano e soprattutto tagliare il loro ritardpo dalla vetta del ranking in termini di punteggio. Stiamo parlando in buona sostanza di Sebastien Buemi (vincitore nelle prime due edizioni-2015 e 2017), di Jean-Eric Vergne - primo nel 2019 - di Antonio Félix Da Costa (2021) e di Stoffel Vandoorne, primo sotto la bandiera a scacchi due anni fa. Quest'ultimo non ha ancora trovato quest'anno la quadra e occupa l'undicesima posizione della classifica generale con 22 soli punti, meno della metà del suo compagno di squadra JEV (DS Penske) che è sesto a quota 53, dieci punti in meno del già citato Guenther. La missione-rimonta più... ripida è però quella che attende Da Costa: nel carniere del portoghese campione elettrico nel 2020 solo venti punti: un gap più che quadruplo dal suo compagno di squadra Wehrlein, complice anche la cancellazione (in sede di verifica tecnica) della sua vittoria in gara-uno a Misano.
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