Serie A, Atalanta-Fiorentina si recupera a campionato finito? Tre date possibili
Grande incertezza sulla data del recupero, c'è anche l'ipotesi di giocare il 2 giugno a campionato ampiamente finito
C'è un ingorgo alla rotatoria della Serie A. A quattro giornate dalla fine del campionato, con due squadre ancora in lizza per l'Europa League (e una per la Conference), una finale di Coppa Italia 'incatenata' al 15 maggio e l'Europeo che incombe dal 14 giugno, gli spazi di manovra sono stretti. E Atalanta-Fiorentina, rinviata per il malore che portò alla morte di Joe Barone, rischia di slittare addirittura al 2 giugno, quindi ben oltre la fine del campionato fissata per domenica 26 maggio.
Lo ha chiarito Lorenzo Casini, presidente della Lega di A, prima che la Roma tornasse a scrivere a via Rosellini, mettendo nero su bianco richieste di spostamenti che tenessero conto degli impegni ravvicinati della squadra di De Rossi. Ma anche questa volta, per la Lega è stato impossibile dire sì alle richieste dei giallorossi.
Il punto di partenza è la partita di campionato da recuperare: "Lo slot unico è il 22 maggio", ha chiarito Casini, indicando nell'infrasettimanale tra penultima e ultima di campionato la sola possibilità di far giocare Atalanta e Fiorentina ancora in corsa per un posto in Europa mentre le altre non hanno ancora chiuso la propria classifica.
Sempre che l'Atalanta non vada in finale di Europa League, e allora il 22 scenderebbe in campo a Dublino e si andrebbe al 31 maggio. Sempre che la Fiorentina non vada in finale di Conference (29 maggio), e allora si recupererebbe il 2 giugno.
La Roma, che già sul recupero di Udine aveva lamentato 'ingiustizie' di calendario, è però tornata alla carica. "Giochiamo Atalanta-Roma lunedì 13 e non domenica 12" - la richiesta -, visto che tre giorni prima ci sono le semifinali di ritorno sia per Gasperini sia per De Rossi, e a quel punto la finale di Coppa Italia del 15 andrebbe spostata al 16. Nel pomeriggio, la Lega ha fissato il calendario della 36/a giornata e Atalanta-Roma è rimasta a domenica 12 alle 20.45. Spostare la Coppa Italia è infatti impensabile: l'agenda è fissata da tempo (il giorno prima al Quirinale, la vendita di biglietti già segnalata dalle tifoserie di Bergamo e Torino, la macchina organizzativa con il Comune di Roma in moto), e far giocare Juve-Atalanta giovedì 16 costringerebbe la squadra di Gasperini a giocare due giorni dopo col Lecce in caso di qualificazione alla finale di Dublino.
L'anticipo al sabato scatterebbe infatti sia per la Roma sia per l'Atalanta, se passassero la semifinale. Questa volta, nessun comunicato ufficiale della società giallorossa, che fa però filtrare grande scontento per le scelte della Lega, notando che la richiesta di non far giocare l'Atalanta contro la viola a campionato finito non abbia ancora ricevuto risposta.