Shabazz Napier si gioca l'Olimpia in due mesi. Tornato a Milano dopo la mediocre (e a posteriori evitabile per tutte le parti coinvolte) parentesi con la Stella Rossa, il playmaker americano ha vissuto fin qui una stagione in altalena.
Il giocatore che aveva dato la scossa nella scorsa stagione raramente ha toccato i livelli di 12 mesi fa, sia in campionato che in Eurolega. Gli avversari sembravano aver trovato l'antidoto per disinnescarlo, con il ricorso a una marcatura robusta e molto fisica, attenzioni che Napier aveva già dimostrato di patire contro Hackett e Pajola nella serie finale poi vinta da Milano con Bologna nella Finals di un anno fa.
"Il mio ritorno non è stato semplice - aveva detto qualche tempo fa - per due motivi. Primo, ho dovuto ritrovare il feeling con una squadra nuova. E secondo, non sono più uno sconosciuto: ora le difese si adeguano al mio gioco".
Il delta negativo del suo fatturato è risultato evidente soprattutto in campo europeo, dove è passato dai 15 punti di media del 22/23 ai 10.9 di quest'anno, con un crollo verticale delle percentuali dall'arco: dall'ottimo 45.6% dell'anno scorso al mediocre 28.4% di questa stagione.
I primi rumors di mercato davano per molto probabile la sua mancata conferma (il suo contratto scadrà a fine stagione), ma le ultime prestazioni del prodotto di UConn stanno rimettendo tutto in discussione.
Nel mese di aprile infatti, da quando Milano ha detto definitivamente addio all'Eurolega, il rendimento di Napier è lievitato. Quattro gare in LBA in doppia cifra a 18 punti di media, tirando col 50% da 3, e una leadership in campo che ha avuto il suo apice nella prova di domenica contro Brescia in cui ha smazzato 8 assist per i compagni, oltre ai 19 punti messi a referto.
Ora è (quasi) tempo di playoff e per il numero 13 di Milano arriva il momento della verità. Se sarà capace di trascinare l'EA7 verso il titolo le probabilità di autografare un nuovo contratto col club di Giorgio Armani non saranno poche.