Marsiglia, Longoria: "L'Atalanta non mi stupisce, ma il nostro Dna europeo..."
Il presidente del club francese in vista della semifinale d'andata d'Europa League: "L'Italia è la mia seconda casa. Allegri? Per noi sarebbe troppo caro"
Pablo Longoria è di fronte a un appuntamento con la storia. L'attuale presidente del Marsiglia, infatti, affronterà il suo passato nella semifinale di Europa League, essendo lui cresciuto nell'area scout dell'Atalanta: "È stata la mia prima squadra italiana e sarà bellissimo affrontarla giovedì - le sue parole alla Gazzetta dello Sport -. Non sono così stupito: ho vissuto da vicino la passione e l’ambizione della famiglia Percassi. Era solo questione di tempo. In questi anni sono cresciuti mantenendo sempre un’identità straordinaria. Nei giorni scorsi ho scambiato dei messaggi con Luca Percassi. L’Atalanta è un club a cui sarò sempre riconoscente, mi hanno dato una grande occasione quando ero giovanissimo e facevo lo scout per il Recreativo Huelva. L’Italia è la mia seconda casa: ho lavorato anche nel Sassuolo e nella Juve, ma quello che conta adesso è il Marsiglia, non la mia storia".
"Il Marsiglia ha un feeling speciale con l’Europa, non a caso è l’unica società francese ad aver vinto la Coppa dei Campioni - ha proseguito Longoria -. Speriamo che il nostro Dna faccia la differenza anche contro l’Atalanta. Conosciamo bene il valore della Serie A e proprio per questo abbiamo sempre un occhio di riguardo per chi gioca da voi".
A quel punto il discorso si è spostato su Correa, su cui ha confermato le clausole contrattuali: "Il riscatto dall’Inter sarà obbligatorio se ci qualifichiamo in Champions".
Si è poi parlato di allenatori italiani, compreso Gattuso, esonerato a febbraio: "Rino è un uomo vero e un gran lavoratore. È subentrato in un anno complicato ed è stato penalizzato dalla Coppa d’Africa. Ho il rimpianto di non averlo aiutato abbastanza... Allegri? La Juve è in una fase di cambiamento e Allegri sta facendo un ottimo lavoro. Stimo moltissimo Max, ma per il Marsiglia sarebbe troppo caro. Gasperini è un grande tecnico, un innovatore: basti pensare agli allenatori che si ispirano a lui. Se ho mai pensato a lui? Per noi è soltanto un avversario durissimo".