Se Pesaro spera ancora di potersi salvare, molto lo deve al cuore italiano della squadra, che ha dato ancora una volta prova di carattere nella vittoria contro Cremona. Cinciarini, Mazzola e Tambone: esperienza, leadership e senso di responsabilità al servizio di coach Meo Sacchetti e della Carpegna Prosciutto. Con un'ultima battaglia da vivere: al Taliercio, contro Venezia.
Pesaro dovrà vincere e sperare che Treviso non faccia altrettanto contro Tortona.
Se la fiammella è ancora viva, lo si deve all'ultima accelerazione della Vuelle, che ha vinto tre delle ultime quattro: oltre a Cremona, Pesaro ha messo ko anche Sassari e Pistoia, perdendo proprio contro la squadra di De Raffaele, per cui dovrà fare il tifo all'ultima giornata.
Nel 91-86 di domenica scorsa Andrea Cinciarini ha dimostrato, una volta in più, la sua importanza per la squadra. Da quando è arrivato il suo contributo è stato determinante in molte occasioni, così come il suo attaccamento: con la sua grinta e applicazione ha spesso trascinato non solo i compagni, ma anche i tifosi.
Una prestazione totale: 14 punti, con buonissime percentuali al tiro, ma anche e soprattutto 11 rimbalzi (di cui 9 difensivi) e 7 assist, per 30 di valutazione e il premio di MVP di giornata (battuti Sneed e Faye per il premio generale, Pajola e Melli per quello di miglior italiano del turno).
Accanto a lui, prestazione in evidenza anche per il capitano della Vuelle, Matteo Tambone. I 24 punti realizzati rappresentano il suo nuovo high in Serie A, raggiunto con giocate decisive nel momento più importante della partita.
Contro la Vanoli ha fatto il suo anche Valerio Mazzola, altro giocatore che ha messo tutta la sua esperienza e conoscenza al servizio dei compagni. La miglior cartolina del suo campionato resta la gara con Pistoia, vinta anche grazie ai suoi 17 punti (con 4 triple a segno).
Salvarsi, con gli ultimi 40 minuti da giocare, resta difficile e il destino di Pesaro dipende anche da quello di Treviso, ma di sicuro i tre leader di Sacchetti faranno di tutto per non lasciarsi alle spalle un rimpianto in più.