Velasco avverte sul dualismo Egonu-Antropova: "Non fatemi questa domanda. Siamo una squadra, punto"
Il commissario tecnico della Nazionale di volley femminile è intervenuto a Palazzo Lombardia nel corso della presentazione delle formazioni che affronteranno la Nations League
Julio Velasco è noto per le imprese impossibili. Qualificarsi alle Olimpiadi Estive in programma a Parigi non sembra una di queste, però sarà necessario metter in cassaforte il pass il prima possibile attraverso una bella prestazione in Nations League. Più difficile sembra invece la strada che conduce verso l'oro, quel traguardo che il commissario tecnico ha mancato nel 1992 con la "Generazione di Fenomeni" e che ora vorrebbe replicare con Paola Egonu e compagne, un team che ha tutti i crismi per rimanere nella storia della pallavolo femminile italiana.
"Spero tra qualche anno si potrà dire che c’è stata anche una generazione di fenomeni tra le donne. Le ragazze stanno lavorando in modo straordinario. Abbiamo un solo problema che non possiamo risolvere al quale, per questo motivo, non dedichiamo più di 10 secondi: le ragazze arriveranno in 4 momenti diversi - ha chiosato Velasco nella conferenza di presentazione delle Nazionali a Palazzo Lombardia di Milano -. Non ho convocato alcuna giocatrice che non giocava titolare nel club: questo credo sia un cambiamento importante, deterrente per le giovani che preferiscono club con un bus più bello e qualche soldi in più. La libertà personale è assoluta, cosi' come la nostra di non convocare chi non gioca nel club".
Come al solito l'"allenatore filosofo" non le manda a dire e lo stesso fa a chi chiede se come opposto giocherà Paola Egonu o Ekaterina Antropova, un dubbio che l'Italia si porta dietro dagli ultimi Europei quando la giocatrice del Vero Volley Milano venne preferita alla giovane atleta della Savino Del Bene Scandicci. "Non permetterò di farmi questa domanda, farò il Mourinho, litigherò con tutti i giornalisti che mi faranno questa domanda - ha avvertito il tecnico argentino -. Noi siamo una squadra, punto. Non mi parlate di questo tema perché non risponderò mai. Tutte le giocatrici devono superare i loro limiti e per ciascuna di loro ho scelto qualcosa che dà loro fastidio: serve un cambio di mentalità ed essere duri nei momenti difficili. Se sentite delle lamentele, vuol dire che andiamo bene, se non ci sono manca la volontà di volerle superare".
Chi guarderà con grande attenzione quanto accadrà in Nations League è il presidente federale Giuseppe Manfredi che ha fissato gli obiettivi che potrebbe diventare infuocata qualora il ranking non ci desse ragione: "Dobbiamo avere consapevolezza di essere l'Italia, non possiamo mancare i Giochi di Parigi. Abbiamo l'obbligo di vincere le Olimpiadi e tutto quello che c’è da vincere - ha spiegato il numero uno del volley nostrano riferendosi a Velasco e al ct della Nazionale maschile Ferdinando De Giorgi -. I nostri tecnici sono i migliori, quest'anno abbiamo assistito a due campionati di altissimo livello e ringrazio i club perchè stanno facendo investimenti molti importanti. Come consiglio, siamo abbastanza fiduciosi di tutto ciò che avverrà. Dopo la vittoria degli Europei abbiamo migliorato i numeri con oltre 60mila tesserati in più: il traino delle nostre nazionali è decisivo per il movimento. Dopo il calcio, tra gli sport di squadra ci siamo noi: come risultati e numeri"