La notte dell'Nba ci consegna la seconda semifinale di Conference, che vedrà sfidarsi Knicks e Pacers per un posto nella finale a Est. New York regola Philadelphia grazie ai ragazzi di Villanova e all'ennesima prestazione da sogno di Jalen Brunson (41 punti e 12 assist), mentre Indiana elimina Milwaukee. Il rientro di Lillard non basta per evitare la seconda eliminazione consecutiva al primo turno. Entrambe le serie si chiudono sul 4-2.
INDIANA PACERS-MILWAUKEE BUCKS 120-98 (4-2)
Per il terzo anno consecutivo i Milwaukee Bucks mancano le finali di Conference e, per la seconda stagione di fila, terminano la loro avventura nel primo turno dei playoff. Alla formazione del Wisconsin, che aveva recuperato Lillard ed aveva ancora Giannis Antetokounmpo ai box, serviva un miracolo: sconfiggere Indiana in trasferta per giocare gara-7 tra le mura amiche. Non è successo, in un match dominato dai Pacers sin dalle prime battute: Haliburton e compagni sono scappati sul +12 a metà gara (59-47) e hanno chiuso i giochi nella ripresa, vincendo 120-98 senza mai dare speranze ai rivali. Damien Lillard, rientrato in condizioni fisiche tutt'altro che ottimali, non è riuscito a far tutto da solo. I suoi 28 punti, con un inusuale 4/12 da tre in una serataccia dalla distanza per tutta Milwaukee (25.7%), non hanno salvato la situazione. Stesso destino per le prestazioni di Portis (20+15), Lopez (20) e Middleton (14), in una gara che ha visto Gallinari collezionare un solo punto (in 4') e Indiana fare la differenza con le seconde linee. I top-scorer dei Pacers sono stati infatti Obi Toppin e T. J. McConnell, rispettivamente con 21 e 20 punti: ben 50 punti dalla panchina contro i dieci dei rivali. Indiana la vince così, trovando anche le grandi prestazioni di Siakam (19) ed Haliburton, che chiude con 17 punti e 10 assist, e portandone sei in doppia cifra. Esultano i tifosi di una delle sorprese della stagione, che sfiderà i New York Knicks nelle semifinali dell'Eastern Conference e sfata il tabù di coach Rick Carlisle: dal 2011, quando vinse il titolo con Dallas, non vinceva una serie nei playoff. Chiude con grande nervosismo invece Milwaukee, che assiste al fallimento del nuovo progetto con Doc Rivers e chiude la sua stagione con un dubbio: sarebbe andata diversamente con Lillard e Antetokounmpo al 100% nei playoff?
PHILADELPHIA 76ERS-NEW YORK KNICKS 115-118 (2-4)
Indiana sfiderà i Knicks, che a loro volta chiudono la serie sul 4-2. Il successo, per quanto atteso, dei newyorkesi dopo aver mostrato tutto il loro talento nei precedenti match, è impressionante perché arriva in casa dei rivali e dopo una partita decisamente ostica. Gli ospiti superano i venti punti di vantaggio nel primo quarto, salvo poi staccare la spina: sono i Sixers a chiudere avanti a metà gara (54-51) e la gara si trasforma in un match punto a punto. Per vincere serve affidarsi alle proprie stelle e i Knicks sanno benissimo come farlo. Jalen Brunson trascina per l'ennesima volta i suoi alla vittoria, con una prestazione da sogno: 41 punti e 12 assist, firmando tutti gli assist che valgono la vittoria e mettendoci pesantemente lo zampino nella qualificazione alle semifinali. La Villanova Connection è nuovamente il fulcro di New York, che trova anche 23 punti da DiVincenzo e la doppia doppia (16+14) di Josh Hart. In doppia cifra anche Anunoby (19) e Hartenstein (14), con cinque giocatori sui sette schierati che superano quota dieci punti. Sono questi numeri a fare la differenza per i Knicks, contro una Philadelphia che poggia totalmente su Joel Embiid: 39 punti e 13 assist per l'Mvp della scorsa stagione, che viene espulso per falli nel finale e trova la sua miglior spalla nel sorprendente Buddy Hield (20). Quest'ultimo firma la mini-rimonta insieme a Oubre (17) e Maxey (17), che tira 6/18 dal campo e viene stoppato nel tentativo di siglare la tripla del pareggio. Avanzano e sognano in grande i Knicks, che potrebbero essere la scheggia impazzita dell'Nba 2023/24.