Pluricampione di scialpinismo nella seconda metà degli anni Dieci di questo secolo e Guida Alpina di grande valore, Denis Trento ha perso la vita sulla Testa del Paramont, cima da 3301 metri nel territorio di La Salle (comune nel quale risiedeva, pochi chilometri a sud di Courmayeur), sulla cresta spartiacque tra la Valgrisenche e il Vallone di La Thuile. Per lo sport italiano e in particolare per lo scialpinismo valdostano si tratta della seconda grave perdita in poco più di sei mesi: alla fine dello scorso mese di ottobre Jean Pellissier era scomparso in tragiche circostanze nella sua casa di Saint-Vincent. Denis era originario di Aosta e avrebbe compiuto quarantadue anni tra poco meno di un mese: il prossimo due giugno. Lascia la moglie e tre figli. Il suo corpo senza vita è stato individuato nel primo pomeriggio di venerdì 3 maggio nell'area di distacco di una valanga (non era sepolto, la dinamica dell'incidente è tutta da chiarire) e recuperato dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves. A dare l’allarme intorno all'ora di pranzo erano stati i suoi familiari che non riuscivano più a mettersi in contatto con lui. Secondo quanto ricostruito, Trento era partito di buon mattino per la sua ultima gita scialpinistica in solitaria, con l’idea di salire in vetta e ridiscendere in sci fuoripista il versante nord del Paramont.
Atleta del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, Trento era stato campione europeo a squadre di scialpinismo nel 2007 con Dennis Brunod, Manfred Reichegger e Guido Giacomelli, riconfermandosi due anni dopo con Matteo Eydallin. Nel 2008 e nel 2011 si era messo al collo la medaglia d'oro a squadre: nella prima occasione con Reichegger, Brunod e Martin Riz, nella seconda con Edydallin. Insieme a quest'ultimo e a Reichegger, Trento si era si aggiudicato nel 2009 il prestigioso Trofeo Mezzalama, la grande classica biennale skialp per squadre da tre elementi appunto sui ghiacciai del Monte Rosa, che lo aveva visto terzo due anni prima insieme Reichegger e a Brunod e sesto nel 2005 con Nicola Invernizzi e Alain Seletto.
Nel palmarès dello sfortunato Trento anche tre piazzamenti nella top five nella Pierra Menta - il "Tour de France dello scialpinismo" - culminati nel primo posto del 2009 (insieme a Eydalin) a pari merito con Reichegger e Brunod.
Proprio Dennis Brunod, grande amico di Sportmediaset, ci ha affidato questo ricordo di Denis Trento:
"Ho conosciuto Denis grazie alla nostra grande passione comune per gli sport invernali. Ci siamo ritrovati in squadra insieme nel Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, dove per diversi anni abbiamo gareggiato nello scialpinismo. Siamo stati molte volte avversari ma in alcune occasioni ho avuto la fortuna di poter correre insieme a lui. Ricorderò per sempre quella straordinaria vittoria a pari merito alla Pierra Menta di quindici anni fa. Dopo quattro giorni di gara molto combattuti, Reichegger ed io siamo arrivati primi con lo stesso tempo di Denis Trento e Matteo Eydallin: un arrivo finale spettacolare, rimasto nella storia della "Pierra".
"Un anno prima invece avevamo siglato una grande vittoria nel Mondiale di staffetta: la nostra era composta da Denis Trento, Martin Riz, Manfred Reichegger e da me. Trento era un’atleta completo sia in inverno che in estate: adorava la montagna, sapeva allenarsi e prepararsi al meglio in vista degli appuntamenti importanti. Negli ultimi anni ho ammirato le sue imprese, la sua voglia e la sua grande passione per la montagna. Quella montagna che purtroppo gli è stata fatale". (Dennis Brunod)