VERSO ROMA-JUVENTUS

Roma, De Rossi verso la Juve: "Possiamo farcela, rispetto per Allegri. Non molliamo nessun obiettivo" 

 Il tecnico giallorosso ha presentato la sfida ai bianconeri tornando anche indietro: "Il risultato spesso offusca, a Milano ho percepito quanta voglia c'era di distruggere Pioli"

@Getty Images

Reduce dal ko con il Bayer Leverkusen in Europa League, la Roma è chiamata a rialzare subito la testa in Serie A. Vietato un altro passo falso contro la Juventus in uno scontro diretto per la Champions: l'Atalanta, con una gara in meno, incombe a due punti di distanza (e domenica 12 maggio c'è lo scontro diretto). L'obiettivo è difendere il quinto posto, lo sa bene pure De Rossi, che alla vigilia della sfida alla Vecchia Signora è stato chiaro in conferenza stampa: "Siamo convinti di potercela fare, ho rispetto per Allegri. In Europa la situazione si è fatta difficile, ma non molliamo nessuno dei due obiettivi. Dybala gioca finché sta in piedi".

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE

Come affronta la Juventus e anche il suo collega Allegri?

Con grande rispetto, Allegri ha fatto la storia del calcio italiano. Lo seguo con simpatia, ha giocato con mio padre e quest'ultimo me ne parla. La Juve ha avuto un periodo non positivo dal punto di vista dei risultati alternando partite più o meno buone. Vorranno mettere il punto in ottica Champions, noi siamo convinti di potercela fare. Dobbiamo arrivare fino in fondo" 

Come sta Dybala? Per lui sarà una gara speciale

"Non so come stanno i ragazzi, tra poco li incontro. Domattina ci prenderemo altro tempo per fare una rifinitura e capire cosa fare esattamente. Mi tengo il riserbo anche con loro. Lui sta benissimo, mi sta stupendo molto dal punto di vista fisico"

Dopo giovedì la concentrazione va tutta sul campionato?

Col Leverkusen il ritorno sarà più difficile, ma possiamo farcela Anche l'Atalanta ha vinto 3-0 col Liverpool all'Anfield. Al ritorno facendo un gol nella prima mezz'ora possiamo ribaltare la situazione. Per i nostri tifosi è un sogno. Naturalmente dobbiamo gestire le forze, non giocheranno gli stessi undici dell'andata in Europa con la Juve. Non molliamo nessuno dei due obiettivi"  

Pensi che da parte del Leverkusen ci sia stata una lezione di calcio?

Ho letto di una lezione mia a Pioli e invece è stata una gara equilibrata, la stessa cosa relativamente a De Zerbi col Brighton: non c'erano quattro gol di differenza con loro all'Olimpico. Io non mi lodo da solo quando vedo che le partite in realtà sono equilibrate. Il risultato però orienta e spesso offusca. In conferenza stampa mi sono accorto a Milano di come volevano massacrare Pioli. Purtroppo non tutti, senza offendere, hanno i mezzi per analizzare bene ciò che accade in campo. Il vento del risultato orienta. Il Leverkusen è forte, ha un allenatore improtante, ma per la prima mezz'ora abbiamo fatto meglio noi. Abbiamo provato fino alla fine a segnare, sono orgoglioso di loro. Forse dovevamo mantenere più ordine. Alcuni dei nostri giocatori sono indispensabili ora per come è costruita la rosa: abbiamo pochi giocatori veloci e che saltano l'uomo. Per questo Dybala lo faccio giocare finché sta in piedi. Non è una questione di riserve: alcuni devono giocare sempre. Certo, a volte forse insisto troppo e a fine stagione vedremo se avrò avuto ragione"     

Quando c'è da intervenire per arrivare a un certo livello come il Leverkusen?

Ne ho parlato col presidente anche ieri, loro hanno creato un modello pur senza vincere nulla. La squadra che ho io si può permettere di arrivare fino in fondo. Per prestazioni, media-punti e atteggiamento questa rosa devo rispettarla. Poi che a giugno si possa cambiare è un altro discorso: tutti gli allenatori vogliono una rosa con certe caratteristiche. I miei hanno fatto un gran lavoro, non dimentico. A giugno chiederò dei calciatori con certe caratteristiche"

Termina la conferenza stampa

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