Tadej Pogacar è come un "cannibale", prova a non lasciare nulla agli avversari. Alla prima occasione il fuoriclasse sloveno ha provato a prendersi subito la prima tappa del Giro d'Italia ma, nonostante i numerosi attacchi sullo strappo di San Vito, non è riuscito a distanziare Jhonatan Narvaez che si è imposto a Torino. L'ecuadoregno dell'Ineos Grenadiers ha battuto allo sprint il tedesco Maximilian Schachmann (Bora Hansgrohe) e lo sloveno dell'UAE Team Emirates che ha distanziato tutti i diretti avversari.
Tappa molto frizzante sin dai primi chilometri con sei atleti in fuga, i francesi Louis Barré (Arkéa - B&B Hotels), Nicolas Debeaumarché (Cofidis) e Lilian Calmejane (Intermarché - Wanty), l'eritreo Amanuel Ghebreigzabhier (Lidl - Trek) e la coppia di italiani composta da Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa) e Filippo Fiorelli (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè) che hanno guadagnato circa tre minuti di vantaggio.
Sul Colle di Superga il plotoncino si è spezzettato con Ghebreigzabhier e Calmejane che sono rimasti davanti prima che il gruppo, trascinato prima da Vegard Stake Laengen e Rafael Majka (UAE Team Emirates) che hanno chiuso lungo il Colle della Maddalena. L'ultimo a rimanere davanti è stato il transalpino mentre dietro il gruppo si spezzettava ulteriormente complice il ritmo degli emiratini che ha messo in crisi due uomini di classifica come Romain Bardet (Team DSM-Firmenich PostNL) e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers).
Questo ha aperto la possibilità a ulteriori colpi di mano con grande protagonista Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), destinato a rimanere davanti da solo in vista dell'ultimo passaggio sullo strappo di San Vito, mentre dietro si confermava in palla il giovanissimo Giulio Pellizzari (VF Group–Bardiani–CSF–Faizanè). L'attacco di Pogacar ha spento i sogni di tutti con lo sloveno che se n'è andato insieme a Narvaez e Schachmann prima di esser beffato sul traguardo sabaudo.
Quinto posto per Conci che è risultato il migliore degli italiani con dieci secondi di ritardo da Narvaez in un gruppo che ha visto anche la presenza di uomini di classifica come Antonio Tiberi (Bahrein-Victorius) e Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers), rispettivamente ottavo e decimo.