Benissimo Zielinski, ancor meglio Taremi: presi da tempo, a parametro zero, pronti per una squadra che ha l'ambizione di ripetersi in Italia e andare il più lontano possibile prima in Europa e poi... negli Usa (Mondiale per club). I due integrano una rosa eccellente, portano esperienza e qualità. Però non bastano per un'Inter che la prossima stagione potrebbe arrivare a giocare tra le 50 e le 69: lo sanno bene Marotta e Ausilio - che non a caso hanno completato anzitempo i due colpi suddetti - ma lo ha voluto ribadire apertamente Simone Inzaghi dopo il ko contro il Sassuolo, con quel pizzico di malcelato disappunto dettato da uno stop assolutamente indolore ma comunque fastidioso. Tutto, al momento, è però subordinato alla definizione dell'assetto societario, pratica che arriverà alla sua conclusione in tempi per forza di cose ristretti, visto che la scadenza del prestito ottenuto dalla famiglia Zhang dal fondo Oaktree è prevista per il 20 maggio: quale che sia il nuovo corso (Pimco?), è dunque questione di giorni (rumors interni, a tal proposito, indicano il 9 maggio come possibile data cruciale). Il prossimo mercato nerazzurro - che sarà comunque di completamento senza alcun stravolgimento - e anche i rinnovi annunciati e attesi (dello stesso Inzaghi ma anche di Lautaro e Barella) saranno consequenziali.
La definizione degli obiettivi e la rosa dei giocatori candidati a riempire le caselle vuote saranno argomento di un vertice di mercato plenario successivo alla scadenza del 20 maggio. Prima di allora non vi è nulla di cert. In linea di massima gli argomenti sul tavolo saranno comunque questi.
1- Portieri: chi alle spalle di Sommer? L'obiettivo è, come noto, Bento dell'Athletico Paranaense: il costo - approssimativamente vicino ai 20 milioni - obbliga ad attenta valutazione. Per questo non è ancora da escludere che si possa continuare con Audero.
2- Difesa: l'investimento su Pavard, la conferma di Carlos Augusto e la crescita di Bisseck regalano grande tranquillità. Bastoni è una certezza, De Vrij dà ampie garanzie, per Acerbi bisogna vedere come evolverà la pubalgia che gli ha fatto concludere anzitempo il campionato. Inzaghi lo considera, in ogni caso, una pedina fondamentale. L'ampio numero di partite da disputare comporterà tuttavia almeno un intervento per completare il reparto: il sogno è Buongiorno del Torino, più probabile che si decida di investire su un giovane di prospettiva, meno caro per intendrci.
3- Fasce: l'arrivo di Buchanan a gennaio ha anticipato una manovra inizialmente prevista per questa estate. Se Dumfreis partisse - è in scadenza di contratto - piace molto Kayode. Cuadrado saluta a fine stagione. Il resto non si tocca
4- Centrocampo: escono Sensi e Klaassen, entra Zielinski. Possibile il ritorno alla casa madre di Fabbian. E' il reparto che dà più garanzie.
5- Attacco: preso Taremi, a fine stagione se ne va Sanchez. Lautaro e Thuram sono intoccabili, Carboni, se anche rientrasse dal prestito al Monza verrebbe poi nuovamente ceduto. L'interrogativo riguarda Arnautovic: solo una sua uscita può aprire le porte a investimento sostanzioso, tipo quello necessario per Gudmundsson. Da escludere, al momento almeno, Zirkzee. Inzaghi chiede anche una quinta punta: questo il vero nodo da risolvere, anche perché se il Marsiglia non dovesse centrare la qualificazione in Champions rientrerebbe a Milano Correa.