LA POSIZIONE

Lega Serie A: no all'agenzia governativa per la vigilanza, richiesta di autonomia dalla Figc

Le società hanno manifestato contrarietà all'unanimità contro la proposta per un maggiore controllo della sostenibilità economica

© Getty Images

"Dopo la riunione convocata dal presidente Casini, le società, fermo restando l'impegno già manifestato per migliorare la sostenibilità economico-finanziaria e la trasparenza dei controlli, hanno espresso all'unanimità la contrarietà alla proposta di istituire un'agenzia governativa per la vigilanza sulle società sportive professionistiche, rivendicando l'autonomia dell'ordinamento sportivo dalla politica". E' questo - apprende l'ANSA - il testo approvato dalla Lega di Serie A sull'autority governativa. "I club hanno ribadito la necessità di procedere verso una piena autonomia della Lega all'interno dell'ordinamento sportivo".

GRAVINA: "LA COVISOC HA OTTIMI PROFESSIONISTI"

"Quello che sta avvenendo in queste ore con questa attivita', questa agenzia, la ritengo" una cosa "forse irriguardosa nei confronti di tre magistrati che fanno parte dell'attuale organizzazione della Covisoc, professionisti straordinari, super partes". Lo ha affermato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, sulla proposta di costituire un'agenzia governativa per la vigilanza economica e finanziaria delle societa' sportive professionistiche. "Ci si accorge improvvisamente che da oggi la Covisoc non e' piu' indipendente - ha detto nel suo intervento in un convegno a Firenze - quando la Covisoc storicamente, lo dice la storia e lo dico anche io, ha una funzione assegnata per legge, quella di assicurare che una societa' parta e arrivi alla fine del campionato. La Covisoc non ha l'impegno di incidere sul bilancio per farti migliorare o peggiorare, quella e' una tua scelta: la Covisoc deve garantire al nostro sistema che tu parta ed arrivi perche' non deve alterare il valore dell'equa competizione". Dunque, ha aggiunto Gravina, "capisco che ci sono modalita' diverse per interessarsi anche ad un settore che io ritengo gia' oggi per me assolutamente indipendente, formato da professionisti importanti, pero' ecco, dobbiamo concentrarci insieme su quelle che sono le reali esigenze, quella che e' la tutela dei reali diritti del mondo del calcio". Ad esempio, ha concluso, "e' assurdo che ci siano delle risoluzioni a livello di Commissione europea che riguardano la tutela del diritto di autore derivanti da scommesse sugli eventi, e non ci sia" in Italia.

MALAGO': "TEMPI E MODI INACCETTABILI, MA SI PUO' RIMEDIARE"

"Nella vita c'e' sempre margine di ricucitura, poi la parola scontro mi sembra sbagliata. Vorrei vedere cosa avrebbe fatto il ministro Abodi o qualsiasi altra persona al posto del presidente del Comitato Olimpico che ha letto questa notizia da terze persone. C'e' sempre la possibilita' di rimediare, ma ripeto non entro nel merito della sostanza, tempi e modi sono l'aspetto centrale della mia riflessione e credo si faccia fatica a disconoscerlo". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malgo' sullo scontro in atto con il ministro dello Sport Andrea Abodi, sul controllo dei bilanci dei club sportivi, a margine di un incontro a Milano . Ai cronisti che gli chiedevano se il Governo stesse provando l'occupazione politica della Serie A il presidente Malago' ha risposto: "Dico solo che tempi e modi non possono essere accettati". Su eventuali controproposte da presentare al ministro Abodi, Malago' ha concluso spiegando che: "Non sono io l'unico artefice di una controproposta, si stanno riunendo adesso in Federazione che per altro non e' solo quella del calcio, ma anche della pallacanestro, e io ritengo di tutti gli sport che sono diventati tutti lavoratori sportivi".

FIP E LBA SCHIERATE: "AUTONOMIA LESA IN FORMA E SOSTANZA"

 "In merito alla costituzione di una Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle societa' sportive professionistiche, la Federazione Italiana Pallacanestro e la Lega Basket Serie A, anche a seguito dell'odierno incontro tra il Presidente Giovanni Petrucci e il Presidente Umberto Gandini, rendono noto quanto segue premettendo di ritenere forte il rischio di un condizionamento dell'autonomia, sottratta giorno dopo giorno, dell'ordinamento sportivo". Cosi' in una nota congiunta la Federazione italiana pallacanestro e la Lega Basket Serie A. "FIP e LBA sono estremamente stupiti non solo per essere stati tenuti all'oscuro di questo provvedimento che riguarda anche i club della Serie A di basket ma anche per averlo appreso, nonostante l'evidente coinvolgimento diretto, dalle agenzie di stampa, metodo del tutto irrituale", prosegue la nota al termine dell'incontro andato in scena oggi. "Si conferma dunque, con totale mancanza di considerazione del mondo del basket, la tendenza a chiamare in causa la pallacanestro solo quando deve concorrere a oneri previsti a carico dei club di calcio. Tendenza che risulta ancor piu' rilevante rispetto ad una forma che incide sulle stesse fondamenta dall'intero sistema sportivo professionistico a squadre, in particolare sull'iscrizione ai campionati e, sembra, sulla giustizia sportiva; entrambe specificita' dello sport".

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