Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha invitato, giovedì alle ore 15.30 presso i propri uffici, il presidente del Coni, Malagò, i presidenti della Federazione Italiana Pallacanestro, Petrucci, e della Lega Basket Serie A, Gandini, della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gravina, e della Lega Serie A, Casini, della Lega B, Balata, della Lega Pro, Marani, della Lega Nazionale Dilettanti, Abete, e delle Componenti tecniche, Calcagno e Ulivieri, e dell'Aia Pacifici, a partecipare a un incontro per un confronto sulla costituzione di un'autorità, tecnica e indipendente, alla quale delegare i controlli sulla gestione finanziaria e sul rispetto dei vari adempimenti dei club professionistici.
L'obiettivo di Abodi è quello di creare un’agenzia governativa che controlli i conti dei club di calcio, dando un parere vincolante sull’iscrizione ai campionati e che svolga il ruolo al momento attribuito alla Covisoc, la Commissione di vigilanza sulle società di calcio, organo interno alla Figc.
Nei piani del ministro, l’Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche, sarà diretta da tre figure e composta in totale da una trentina di dipendenti. Tutti i vertici saranno nominati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri (di cui fa parte il dicastero guidato da Abodi). L’organismo costerà 2,5 milioni di euro l’anno, che dovranno pagare le stesse società.
Nella giornata di lunedì le componenti federali riunite a Roma presso la sede della Figc hanno condiviso l'unanime contrarietà al progetto di istituzione della cosiddetta "Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche" e hanno chiesto ad Abodi un incontro per aprire un confronto urgente sul tema. Richiesta immediatamente accolta da Abodi che ha fissato un summit con Coni e principali federazioni sportive italiane.
CHRISTILLIN: "SENZA AUTONOMIA C'È IL RISCHIO DI SANZIONI"
La riforma proposta dal ministro dello Sport Andrea Abodi continua a scuotere il mondo del calcio, interessando anche Fifa e Uefa. La conferma è arrivata da Evelina Christillin, membro aggiuntivo del Consiglio della FIFA come membro aggiuntivo della UEFA, che ha parlato della questione in un'intervista a La Gazzetta dello Sport. "Ho cercato domenica il presidente FIFA Infantino che era a Miami per il GP e ho parlato con il segretario generale Matthias Grafstrom. Hanno le antenne molto dritte, di certo faranno una dichiarazione dopo essersi consultati con la UEFA. Si stanno prendendo un minimo di tempo per avere un quadro completo della situazione. Ma sia FIFA che UEFA parleranno di quanto sta accadendo. Gli strumenti per farsi sentire ci sono: prima di tutto rimarcheranno fortemente l’autonomia dello sport e come extrema ratio potrebbero minacciare delle sanzioni ad excludendum - ha sottolineato Christillin -. Il ministro Abodi ha già detto che potrà essere soggetto a modifiche, ma a me ha stupito proprio il ricorso a uno strumento come il decreto legge, che per natura deve rispondere a criteri di necessità e urgenza. Ma dov’è l’urgenza? Improvvisamente bisogna intervenire in questo modo? Tra l’altro far pagare l’Agenzia alle squadre è piuttosto incomprensibile. Ovviamente voglio leggere bene il documento. Se il parere dell’Agenzia sulle iscrizioni ai campionati dovesse restare vincolante come appare nella bozza circolata finora l’ingerenza sarebbe clamorosa".