Secondo la Treccani il termine fenomeno è da attribuire a "cosa o persona singolare, fuori del comune, che desta meraviglia per qualità eccezionali". Se volete essere più sintetici bastano due parole: Kendrick Nunn.
Il 25 del Pana - arrivato in Europa da rookie a fine ottobre con un contratto di un anno - è stato il trascinatore dei greens verso le Final Four di Berlino. Nelle cinque fantastiche battaglie contro Maccabi (che merita solo applausi) ha dominato con medie da alieno: 19.2 punti, 48.6% da due, addirittura 51.6% da tre (16/31).
Ma i numeri da soli non bastano per raccontare tutto l'impatto che ha avuto nella serie contro gli israeliani. Sono i momenti in cui è stato determinante a fare la differenza. Quelli in cui servono personalità e leadership per gestire i possessi decisivi, tutti transitati dalle sue mani. E quasi sempre capitalizzati al meglio.
E ieri sera, nell'euforia generale per aver ottenuto il pass per Berlino, è arrivata anche la notizia del suo rinnovo biennale col Pana con uno stipendio vicino ai 5 milioni di dollari per le due stagioni. A ufficializzare l'accordo un post del presidente Giannakopoulos con una didascalia che sta facendo sognare i tifosi greci: "Vedi quello che vedo io? Perché vedo l'MVP della squadra vincitrice dell'Eurolega per i prossimi cinque anni".
Nel contratto sarebbe presente una clausola di uscita in caso di chiamata dall'NBA che Nunn ha lasciato dopo 4 stagioni tra Miami Heat, Los Angeles Lakers e Washington Wizards. Una cosa è certa: se l'anno prossimo giocherà in Europa, lo farà con la canotta verde del Panathinaikos.