La dodicesima edizione del Trail del Segredont incorona Luca Arrigoni (prima punta del team Pegarun) e Melissa Paganelli (punto di riferimento di Elle Erre ASD/Team HOKA) vincitori della prova clou da 27 chilometri e 2150 metri D+ dell’evento TDS che ha piantato come sempre le tende del proprio campo base nel paese di Vertova, nella media Val Seriana (provincia di Bergamo). Ad apporre invece il loro sigillo nella prova d’ingresso da 18 chilometri di sviluppo (1400 metri di dislivello positivo/negativo), sono stati l’altra “aquila” Pegarun Paolo Poli (protagonista di un grande avvio di stagione, proprio come il compagno di colori Arrigoni) e Martina Tognin nel fortemente identitario e temutissimo (dalla concorrenza!) verde di La Recastello Radici Group. Circa duecento gli atleti totali impegnati lungo i due itinerari (modificato per cause di forza maggiore quello della prova entry level) proposti dal collaudatissimo ed efficiente team organizzatore del GAV (Gruppo Alpinistico Vertovese) di Vertova.
GARA LUNGA (27 KM - 2150 D+)
Giusto il tempo di uscire dall’abitato di Vertova ed ecco Luca Arrigoni (instancabile in questo periodo e impegnato in prove anche diverse tra di loro) portarsi al comando delle operazioni, determinato a tenersi stretto il pallino della gara. Formato da Luca Carrara, Andrea Noris e Fabio Andrioletti, Il drappello degli immediati inseguitori si è ben presto… disunito, magari perdendo efficacia nella manovra di inseguimento al leader. In cima al Monte Poieto, prima asperità di giornata (per dirla alla maniera del Giro d’Italia), Carrara è il più vicino ad Arrigoni.
Lo segue Andrea Noris che si trascina dietro Fabio Andrioletti (vincitore a Vertova due anni fa). Smarcato il Poieto, Andrioletti mette la freccia in discesa su Noris approfittando di un tratto fangoso e tecnico, cambia marcia e raggiunge Carrara a metà della salita del Suchello. Dopo un tratto insieme, Andrioletti alza ulteriormente il suo gioco, sorpassando e poi staccando Carrara, trairunner di lungo corso (in tutti i sensi), nonché vero e proprio globetrotter del trailrunning nazionale.
Arrigoni è fuori dalla portata di tutti quanti ma - conoscendo le doti di discesista di Andrioletti - si catapulta nella lunga (e “spolmonante”, la definiranno alcuni) discesa finale da Cima Tisa, passando per Cavlera e il Santuario di San Patrizio fino a Vertova. Arrigoni taglia come da pronostico il traguardo in solitaria dopo due ore, 50 minuti e 37 secondi di fatica sui sentieri, mettendo a segno il sesto centro del suo straordinario inizio stagione. Spinto dal tifo dei compaesani vertovesi, Andrioletti taglia il traguardo in apnea. Come dire: confuso e felice per il secondo gradino del podio nella gara di casa, raggiunto con un ritardo di cinque minuti e 32 secondi dal “rosso” Arrigoni.
A sigillare il podio coach Andrea Noris (La Recastello Radici Group) che chiude la missione in due ore, 58 minuti e 25 secondi. Deve accontentarsi della cosiddetta medaglia di legno Luca Carrara (new entry nel team The North Face), che riesce se non altro a rimanere per diciassette secondi dalla parte “giusta” del muro delle tre ore di gara. Nella top della lunga dalla quinta alla decima casella in quest’ordine Maichol Capelli, Angelo Nespoli, Lorenzo Morettini, Michael Poli, Luigi Rota e Giuseppe Ruggeri.
Dalla boxe al Trail del Segredont via… Tor des Géants, la polivalente Melissa Paganelli in forza al team Elle Elle ASD ha letteralmente sorvolato gara-donne, surclassando la concorrenza. Al comando della gara dal primo all’ultimo chilometro, Melissa ha attraversato la linea d’arrivo tre ore, 42 minuti e 18 secondi dopo lo “sparo” del via, ventiquattresima di una classifica assoluta da 93 finishers. Per procedere alla foto del podio al completo è stato poi necessario attendere una cinquantina minuti per il passaggio sul traguardo della runner indipendente Irene Lubrini, che l’ha spuntata invece per meno di un minuto (43 secondi per la precisione) su Roberta Gelmi, atleta della corazzata La Recastello Radici Group.
GARA CORTA (18 KM - 1400 D+)
Terzo successo stagionale per il bergamasco Paolo Poli che con un bell’assolo firma al maschile la gara corta del Trail del Segredont, andata in scena su un percorso inedito nella sua parte iniziale, a causa di un rischio-frana in Val Vertova. Il forte runner local della vicina Casnigo (sede a metà settembre della seconda prova - only up - dei Campionati Italiani di corsa in montagna) ha sbrigato la pratica in un’ora, 49 minuti e 42 secondi, riferendo subito dopo di “un tracciato così interessante e selvaggio da imbattermi persino in alcuni caprioli: secondo me bisognerebbe mantenerlo invariato nei prossimi anni”.
Michele Valoti del team Gaaren Beahero chiude secondo a quattro minuti abbondanti dal vincitore. Passivo da nove minuti e 19 secondi per Daniele Pecis Cavagna (La Recastello Radici Group), ultimo a rimanere sotto la soglia delle due ore di gara. Top five in quest’ordine per Marco Rota e Mauro Maffeis.
In gara-donne, dopo il secondo posto dello scorso anno nella “lunga” (esattamente come Paolo Poli!) Martina Tognin regala un altro podio a La Recastello Radici Group, sbloccando finalmente ai verdi la via verso il gradino più nobile. Green power da due ore, 10 minuti e 23 secondi per una performance che permette a Martina di agganciare la top ten del ranking (decima appunto di 96 finishers). Angela Serena del team Pegarun si assicura la piazza d’onore con un ritardo di quattordici minuti abbondanti dalla vincitrice, regolando a sua volta senza troppi patemi Barbara Pozzi di Atletica Presezzo, terza con il tempo finale di due ore, 30 minuti e 36 secondi. Silvia Mazzoleni Ferracini e Chiara Di Ceglie completano in quest’ordine la top five.
Il bilancio finale del Trail del Segredont 2024 è affidato a Franco Testa, presidente del GAV Vertova:
“In generale siamo molto soddisfatti. Abbiamo allestito la dodicesima edizione del Trail del Segredont con lo stesso entusiasmo degli altri anni. Teniamo moltissimo a questo evento perché ricorda a tutti noi le origini stesse del GAV. Abbiamo dovute fronteggiare due incognite: lo spostamento di data e la modifica forzata del percorso corto. La data alla fine non ci ha penalizzato, perché abbiamo avuto oltre duecento iscritti, e il feedback degli atleti sulla variante è stato estremamente positivo in termini di tecnicità ed esposizione, pulizia e segnatura dei sentieri. In un certo senso, la frana ci ha permesso di valorizzare un sentiero CAI poco conosciuto. Dopo una settimana turbolenta, inoltre, il meteo ha giocato nella nostra squadra! Ringraziamo i numerosi collaboratori che rispondono subito alla nostra… chiamata all'azione, il Consiglio e tutto lo staff del GAV Vertova. E poi i nostri amici sponsor, ad iniziare da Edilcommercio di Colzate, Bigmat e Scame. Oltre a quelli che ci sostengono durante l’intero anno per tutte le manifestazioni che organizziamo come gruppo. Grazie infine agli atleti, che hanno faticato lungo due itinerari tutt’altro che semplici in termini di sviluppo e altimetria. Arrivederci al prossimo anno”.