MOTOGP

Et voilà Le Mans, pista magica per Ducati ma "cliente" difficile per Bagnaia

Nel suo inseguimento al leader Martin, il due volte iridato deve misurarsi con una pista che gli ha fin qui sorriso... con il contagocce

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Questa non ci voleva... O forse sì! Proprio adesso che aveva imboccato la retta via (del ritorno alla vittoria), sul suo cammino Francesco Bagnaia trova il Gran Premio di Francia e una pista (quella di Le Mans, nella sua versione mickey mouse "Bugatti") che al due volte iridato della MotoGP è andata spesso di traverso. È infatti un rapporto piuttosto complicato quello tra Pecco e uno dei santuari mondiali del motorsport a due e soprattutto quattro ruote (coperte). Undici partecipazioni (in tutte le classi) e una sola vittoria, però significativa: quella con la Moto2 nel 2018, l'anno del suo primo titolo iridato. Urge ritrovare la porta giusta per affaccirsi sul podio francese e andare ad occuparne il gradino più alto. Lo richiede la rincorsa a Martin che Bagnaia ha rimesso nella "fast lane" due domeniche fa a Jerez de la Frontera, pareggiando con la vittoria domenicale l'ennesimo successo-sprint del rivale, ma spostando nel pallottoliere il doppio delle palline dei punti: 25 contro 12, per una "forbice" nel Mondiale di 17 punti: 92 il bottino di Martin, 75 quello di Bagnaia. Le premesse per rompere il ghiaccio con la spesso piovosa e fredda Le Mans sono ovviamente tutte sul tavolo e soprattutto sull'asfalto. E non sono legate solo alla classe e al talento di Pecco: Ducati infatti è imbattuta nel GP di Francia della premier class da quattro anni!

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Andando a spasso (e a ritroso) nel tempo, dodici mesi fa ad imporsi erano stati Jorge Martin con la Desmosedici Pramac (nella Sprint) e Marco Bezzecchi con quella VR46 nel GP full distance. Nel 2022 i pianeti (o meglio... i satelliti del pianeta Ducatì) si erano già allineati, materializzando un’altra vittoria di un altro dei team clienti di Borgo Panigale: quello Gresini con Enea Bastianini. Nel biennio precedente era stato il team factory Ducati a mettere in fila la concorrenza, quella interna compresa: Jack Miller nel 2021 (ultimo successo "ufficiale"), Danilo Petrucci nel 2020.

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All'appello insomma manca proprio Bagnaia. I tempi sono maturi, i rivali però lo sono altrettanto. E occhio a quelli più stagionati. Marc Marquez, naturalmente! Nel palmarès del Cannibale spagnolo c'è un tris vincente sul "Bugatti" con la MotoGP e la Honda: primo timbro addirittura dieci anni fa (e tre dopo il successo singolo nella Moto2), gli altri nel 2018 e nel 2019, subito prima dello storico poker ducatista che di affaccia al presente. E se consideriamo che ora anche Marc guida una Desmosedici (Gresini)e che - come abbiamo visto poco sopra - quelle clienti a Le Mans hanno fatto spesso centro, beh la grande sfida e già accesa e non basteranno a spegnerla gli scrosci di pioggia, a Le Mans così frequenti e destabilizzanti, per non dire decisivi!

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