LO SCONTRO

Vigilanza sport, Abodi tira dritto: "Per me si fa, troveremo equilibrio"

In vista dell'incontro di giovedì l'ex numero uno della Serie B insiste: "L'obiettivo da perseguire è la credibilità del sistema" 

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Per Andrea Abodi non ci sono dubbi: l'agenzia di vigilanza sui conti dei club che sostituirebbe la Covisoc deve vedere la luce. Nessun pericolo per l'autonomia dello sport come ventilato da Giovanni Malagò: sono ipotizzabili discussioni solo sulle modalità di come arrivare al nuovo organo. "Il tema non è se farlo, ma come farlo, per quanto mi riguarda - ha assicurato il Ministro dello Sport -. Il confronto di giovedì aiuterà a comprendere meglio le ragioni che hanno portato comunque a immaginare questa nuova frontiera e anche da parte mia ad ascoltare le posizioni. Sono convinto che troveremo comunque un equilibrio".

L'ex presidente della Serie B quindi, tira dritto mostrando però disponiblità al dialogo: "Io non mi innamoro peraltro degli strumenti ma mi innamoro dell'obiettivo da perseguire che è quello della reputazione, della credibilità di un sistema e anche della terzietà - l'uscita pubblica di Abodi. Nel rispetto dell'autonomia. Per me l'autonomia e' un fattore sacro", ha aggiunto. "L'ipotesi era una bozza che è stata diciamo divulgata impropriamente e tempestivamente come un definitivo mettendoci un po' tutti in imbarazzo. Io per mia stessa natura non sono per le decisioni unilaterali. Ho sempre dimostrato una capacità o comunque una disponibilità al confronto e al dialogo. E la dimostrazione, e non perchè soltanto mi sia stato chiesto ma perché l'avrei fatto, sarà l'incontro di giovedì".

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