Più forti dei Pacers e più forti anche degli infortuni. I New York Knicks si confermano implacabili e dominano anche gara-2 delle semifinali dell'Eastern Conference, battendo 130-121 i rivali e portandosi sul 2-0. Un successo che arriva nonostante i problemi fisici che colpiscono Jalen Brunson, che si rivede in campo nel finale, e OG Anunoby. I Knicks restano così ampiamente in vantaggio nella serie, prima di giocare in trasferta a Indiana.
Nella notte che consegna il terzo titolo di Mvp della stagione Nba a Nikola Jokic, i New York Knicks riaffermano la loro forza nelle semifinali dell'Eastern Conference e in una serie che sembra avere una padrona indiscussa: Brunson e compagni sconfiggono 130-121 gli Indiana Pacers e si portano sul 2-0 appena prima di iniziare a giocare in trasferta. Non è tutto rose e fiori per i Knicks nella sfida del Madison Square Garden, che vive di tante mini-partite. Gli ospiti volano sul +10 a metà gara (73-63), con un episodio decisivo: l'infortunio di Jalen Brunson quando mancano tre minuti al termine del primo quarto, che sembra tagliare le gambe ai rivali. Tutto il palazzetto trattiene il respiro ed esplode quando la stella dei Knicks si rivede sul parquet dopo il riposo lungo di metà gara: Brunson, accolto come il salvatore dei newyorkesi, di fatto lo è. Il suo rientro in campo risveglia i padroni di casa, che con un terzo periodo da 36-18 volano sul +8 (99-91) e chiudono i giochi vincendo 130-121.
Brunson firma così, con un quarto in meno, un'altra prestazione da sogno: 29 punti, 14 dei quali arrivati nell'ultimo periodo. Alle sue spalle Donte DiVincenzo (28) e Josh Hart (19+15) nel consueto show della Villanova Connection, ma anche un protagonista a sorpresa. OG Anunoby poteva a tutti gli effetti fregiarsi del titolo di Mvp del match, con 28 punti e 6/12 da tre, ma uno stiramento lo taglia fuori dalla gara nel finale e rischia di fargli saltare gara-3. Nelle fila dei Knicks va in doppia cifra anche Hartenstein (14+12), mentre nei Pacers la super-prestazione di Haliburton non basta a capovolgere l'esito della sfida. La stella di Indiana chiude con 34 punti e uno score di 11/19 dal campo (7/11 da tre), precedendo Toppin (20) e Nembhard (15) in una formazione che ne porta sei in doppia cifra, ma c'è troppo divario tra le squadre sotto ogni punto di vista. Gli ospiti ora proveranno a rifarsi in gara-3, che si giocherà sabato all'una di notte italiana e porterà la serie a Indianapolis.