NAZIONALE

Spalletti: "Scamacca rinato è merito di Gasperini, io l'ho solo sollecitato"

Il ct azzurro verso gli Europei: "Possiamo competere con le big, ma quello che abbiamo fatto vedere finora non è sufficiente"

La maglia della Nazionale "è la più bella e più importante del mondo, la prima pelle per un calciatore. Bisogna indossarla con orgoglio e convinzione. Con dignità e umanità. Nella nostra Nazionale tutti devono essere sullo stesso piano, che nessuno si senta potente. Partiamo tutti dalle sconfitte passate, sono quelle che formano. La vittoria è bella, ti fa figo, ma se resta fine a sé stessa diventa un vizio. Dalla depressione di una batosta si rinasce". Parola di Luciano Spalletti nel corso di una intervista al Corriere della Sera. Secondo il ct azzurro l'Italia può competere con le big europee come Inghilterra, Francia e Germania. "Dobbiamo farlo ma bisogna lavorarci ancora. Quello che abbiamo fatto vedere finora non è sufficiente. Abbiamo qualità tecniche e anche umane e sia chiaro: contano alla stessa maniera", ha dichiarato.

Scamacca è rinato, magari c'entrano i suoi rimbrotti sui videogiochi. "Il merito è di Gasperini che lo allena, se in qualche modo l'ho sollecitato ad avere una reazione sono contento, il mio fine è questo. La tecnologia è importante - ha detto il ct - ma va contestualizzata. Bisogna stare connessi tra di noi, anche nei tempi morti. Sono i dettagli che fanno la differenza, sempre. Quei dieci giorni in cui staremo insieme prima di partire saranno i più importanti".

Intanto Spalletti convocherà in quei giorni di Coverciano i numeri 10 Baggio, Antognoni, Totti, Del Piero... "Ci aggiunga anche Rivera, e lo faccio per me. Lui è il 10 dei miei tempi… Ci daranno la loro esperienza, racconteranno i loro trofei. Ci stimoleranno", ha annunciato. Visto il campionato deludente del Napoli, viene chiesto se sono sicuri della convocazione anche Di Lorenzo, Raspadori e Meret. "Io valuto complessivamente, non la stagione o gli ultimi mesi", ha concluso. Su quanto conta la fortuna nel calcio: "Tanto, ma arriva se te la meriti. Se sai coglierla".

Infine, breve accenno alla difficilissima stagione del Napoli: "Tre allenatori in genere non si cambiano neanche in cinque anni. Come si fa in pochi mesi ad assimilare tante cose da uomini che hanno metodi e caratteri diversi. Ragazzi giovani come Zirkzee, Kvara per esempio vanno coltivati, difesi e sostenuti ogni giorno".