L''Ascoli retrocede, pesanti scontri fuori lo stadio: volano bottiglie e fumogeni
Clima molto teso in casa marchigiana: le squadre hanno potuto lasciare l'impianto solo in tarda serata
Dopo 9 anni l'Ascoli è retrocesso in Serie C. Ai bianconeri non è bastato il successo nell'ultima gara stagionale col Pisa in casa: a fine partita è scoppiata la rabbia dei tifosi. Gli ultras hanno prima lanciato dei fumogeni verso la tribuna di casa impedendo a dirigenti e squadre di lasciare l'impianto (è stato possibile solo sul tardi) e successivamente si sono scontrati con la polizia nelle vie antistanti l'impianto della città marchigiana. I circa cinquecento sostenitori hanno lanciato bombe carta, bottiglie e non solo verso le forze dell'ordine, le quali hanno usato i lacrimogeni per disperdere i facinorosi.
Il bilancio al termine della guerriglia urbana è pesante: agenti di polizia feriti (una dozzina), mezzi della Questura e dei carabinieri danneggiati, così come l'auto di una steward e suppellettili dei bar. La Questura di Ascoli Piceno inoltre, nell'immediatezza dei fatti, ha identificato un tifoso che avrebbe preso parte agli incidenti e la sua posizione è al vaglio dell'autorità giudiziaria. Ma il lavoro continua: l'obiettivo è trovare tutti i responsabili con l'ausilio delle tante immagini registrate dalle telecamere di sicurezza esterne e interne allo stadio.