Settimana decisiva per il futuro dell'Inter, con l'attesa per la firma con Pimco del rifinanziamento del bond da 380 milioni di euro (interessi compresi) da Oaktree in scadenza il 20 maggio. Un passaggio necessario per Steven Zhang per effettuare una sorta di rifinanziamento-ponte e cercare nuovi partner azionari a monte della catena di controllo dell’Inter visto che, spiega Il Sole 24 Ore, "da tempo, circolano infatti indiscrezioni sull’interesse di investitori sauditi". Un passaggio necessario per la stessa società nerazzurra che così potrà ufficialmente dare via al progetto tecnico per la prossima stagione.
Dire che le strategie della prossima stagione nerazzurra dipendano solo da questo è una forzatura, non è un caso che le operazioni Zielinski e Taremi siano già state sostanzialmente confermate dallo stesso management interista. Però è chiaro che situazioni come il rinnovo di Simone Inzaghi (fino al 2027 con stipendio di 7 milioni più bonus) e quello di Niccolò Barella (stesse cifre ma sino al 2029) abbiano bisogno del disco verde della proprietà ed è proprio il primo passo atteso una volta sistemata la questione rifinanziamento. Poi sarà la volta di quello di Lautaro Martinez, al momento il discorso più delicato visto che - come confermato da entrambe le parti -, servirà coniugare la voglia di proseguire l'avventura a Milano con la quadratura dei conti visto che c'è ancora una certa discrepanza sull'ingaggio (8 l'offerta, 10 la richiesta).
La conferma della rosa in primis, come voluto da Inzaghi, e poi però i necessari rinforzi per una stagione che si prospetta ancora più densa di impegni con la nuova Champions League e poi il nuovo Mondiale per Club 2025 che inizierà a mercato 2025/26 ancora chiuso. In questo senso i nomi più caldi sono quelli du Gudmundsson del Genoa per rinforzare ulteriormente l'attacco e poi quello di Buongiorno del Torino per la difesa anche se su entrambi gli obiettivi c'è tanta concorrenza.