L'Italia si prepara a vivere un'estate sportiva particolarmente affascinante. Oltre agli Europei di calcio, la nostra nazionale si preparerà ad affrontare le Olimpiadi Estive in programma a Parigi dal 26 luglio all'11 agosto prossimi con l'obiettivo di superare il record di medaglie realizzato tre anni fa a Tokyo. La cifra 40 potrebbe esser ben presto spazzata via secondo quanto riportato dall'agenzia americana Nielsen che ogni mese aggiorna le proprie previsioni con la sua Gracenote Virtual Medal Table.
Ovviamente le previsioni della vigilia vanno sempre prese con le pinze perché i Giochi sono una manifestazione a sè, può accadere che atleti particolarmente in forma patiscano la pressione legata alla rassegna così come "perfetti sconosciuti" possano trionfare nell'incredulità di tutti. Incrociando le statistiche del quadriennio, Nielsen attribuirebbe all'Italia un totale di quarantasette medaglie complice anche l'assenza di Russia e Bielorussia che aprirebbero la strada a nuovi successi. Nel complesso dovrebbero arrivare dodici ori, venti argenti e quindici bronzi avvicinando così anche il primato di allori risalente a Los Angeles 1984 quando arrivarono 14 vittorie. Ciò ci inserirebbe al settimo posto nel medagliere, facendo tre passi in avanti rispetto all'edizione nipponica con 47 medaglie suddivise in 12 ori, 20 argenti e 15 bronzi.
Facendo un'analisi su chi potrebbe salire sul gradino più alto del podio, ci sono nomi che non possono saltare all'occhio soprattutto rispetto a quanto fatto a Tokyo. Si tratta di Ruggero Tita e Caterina Banti nella vela, Vito Dell'Aquila nel taekwondo e del quartetto composto da Filippo Ganna, Jonathan Milan, Simone Consonni e Francesco Lamon nel ciclismo su pista. A confermare come questa previsione possa essere corretta sono arrivati sia l'affermazione del duo velistico nel Mondiale Nacra 17, terzo titolo iridato consecutivo e quarto in carriera; che l'oro agli Europei del talento pugliese delle arti marziali. A livello ciclistico invece Ganna, Milan e Consonni sono fra i principali protagonisti del Giro d'Italia tanto da combattere fra di loro per la vittoria nelle volate di gruppo, un motivo in più per pensare di vederli al top in Francia. Gli altri azzurri che dovrebbero far risuonare l'Inno di Mameli nel cielo transalpino potrebbero essere Aziz Abbes Mouhiidine e Irma Testa nella boxe, Sofia Raffaeli nella ginnastica ritmica, Alice Bellandi nel judo, Thomas Ceccon nel nuoto, Elena Micheli nel pentathlon moderno, Tommaso Marini, Alice Volpi e la squadra del fioretto femminile nella scherma, tutti atleti che hanno già dimostrato il proprio valore fra Coppa del Mondo, Mondiali ed Europei nella propria disciplina.
Se Los Angeles 1984 è un'edizione che l'Italia guarderà con grande piacere, lo stesso potrebbe accadere anche per gli Stati Uniti che sono intenzionati a vincere ancora una volta il medagliere e a farlo con grande stile incrementando di dieci podi il bottino di Tokyo 2020. La formazione a stelle e strisce potrebbe essere trascinata ancora una volta da nuoto e atletica leggera, le discipline regine dei Giochi, passando da 113 medaglie a 123 suddivise in 27 sport e soprattutto 39 ori, 37 argenti e 47 bronzi. Se è vero che l'edizione di Los Angeles rimarrebbe difficile anche solo da avvicinare con 174 top three, comunque questo risultato sarebbe il migliore da quarant'anni a questa parte.
Dietro si piazzerebbe ancora una volta la Cina che rimarrebbe potenzialmente ferma a 89 medaglie anche se con 35 ori si giocherebbe il posto di miglior nazione ai Giochi con gli USA. I tuffi, il tiro a segno, il nuoto, il sollevamento pesi, il tennis tavolo, la ginnastica artistica e il badminton saranno i punti forti degli asiatici che potranno contare anche su 30 argenti e 24 bronzi. Nettamente più staccata alle loro spalle la prima nazione europea, la Gran Bretagna, che dovrebbe salire sull'ultimo podio del ranking con 66 medaglie (13 ori, 23 argenti e 30 bronzi), mentre la Francia dovrebbe accontentarsi della "medaglia di legno" nonostante l'organizzazione casalinga e un bottino di 55 podi (28 vittorie, 19 piazze d'onore e "soli" otto terzi posti).
La speranza sarebbe quella di essere a Parigi con un numero di atleti superiori a quello ottenuto a Tokyo dove furono in 384 a prendere parte alle competizioni, tuttavia non sarà semplice complice soprattutto la situazione degli sport di squadra che attualmente ci vede presenti soltanto nella pallanuoto. Attualmente la lista del CONI parla di 261 carte olimpiche suddivise in 132 uomini e 129 donne distribuiti in 27 discipline. Per quanto manchi poco più di due mesi ai Giochi, la corsa è ancora lunga con diverse opportunità per chiudere la pratica e soprattutto con una serie di ranking ancora da stilare come potrebbe accadere per la pallavolo maschile e femminile dove, a meno di sorprese, dovremmo esserci. Discorso un po' più complicato per il basket dove saremo chiamati a passare da un torneo preolimpico tutt'altro che semplice. In attesa di sapere cosa faranno i nostri team, l'ultima atleta in ordine cronologico ad aver centrato il pass per la Francia è stata Aurora Russo che ha così riportato la lotta libera femminile ai Giochi dopo vent'anni di attesa.
Nella storia dell'Italia ai Giochi Olimpici torna sempre un nome ed è quello di Los Angeles. La città californiana ha ospitato per due volte i Giochi e in entrambe i casi gli azzurri hanno brillato. Se nel 1984 arrivo il record di medaglie d'oro con 14 allori conquistati, nel 1932 ne arrivarono sì "soltanto" dodici, ma insieme ad altrettanti argenti e bronzi ci piazzammo al secondo posto nel medagliere alle spalle soltanto dei padroni di casa degli Stati Uniti. Come numero complessivo di podi alle spalle di Tokyo si piazzano a pari merito questa edizione e quella di Roma 1960 dove fra tutti gli sport presenti riuscimmo a racimolare tredici ori, dieci argenti e tredici bronzi che ci consentì di piazzarci al terzo posto alle spalle dell'Unione Sovietica e degli States.
L'Italia è parte del Comitato Olimpico Internazionale sin dal 1896 quando ad Atene andò in scena la prima edizione dei Giochi Olimpici senza che alcun atleta del CONI fosse veramente ufficialmente presente. Da quel momento siamo rimasti assenti soltanto a Saint Louise nel 1904 per poi presentarci sempre ai nastri di partenza e andare sempre rigorosamente a medaglia. Ciò ci ha consentito di raccogliere 618 podi con Gian Giorgio Trissino a essere il primo nell'equitazione ad alzare la bandiera tricolore e le ragazze della ginnastica ritmica ad aggiudicarsi l'ultimo.
L'Italia può vantare soltanto un'edizione dei Giochi Olimpici Estivi organizzati sul proprio territorio con Roma 1960 che è rimasto nella mente di molti per l'impresa di Abebe Bikila nella maratona, il successo di Cassius Clay nel pugilato, il trionfo dei fratelli D'Inzeo nell'equitazione. Il Bel Paese si è però messo più volte in mostra nell'edizione invernale della rassegna a cinque cerchi partendo con Cortina 1956 e tornando nuovamente a distanza di mezzo secolo a Torino nel 2006. Una volta conclusa la kermesse a Parigi la bandiera del CIO volerà proprio in Italia dove andrà in scena la rassegna di Milano-Cortina 2026.