Il pallone più pesante dei 40 minuti è toccato a lui: Trento ha messo le sue speranze di battere Milano nelle mani di Kamar Baldwin. A 2 secondi dalla fine l'americano si è preso la responsabilità e ha firmato il canestro che è valso il risultato più sorprendente di gara 1 dei quarti playoff.
Due punti decisivi, l'apice di 8 minuti finali giocati ad altissimo livello: 4 punti, 2 falli subiti, un rimbalzo difensivo e 2 assist dal suo ingresso in campo, con 8:36 ancora da giocare, con la Dolomiti sul +5 (64-69).
Prestazione complessiva da 17 punti in 27 minuti, con 4/6 dal campo, 2 triple a segno e 6 assist per 20 di valutazione. In stagione ha contribuito con la media di 13.9 punti e 4.3 assist a partita: numeri che certificano la sua pericolosità per le difese avversarie e la centralità nel sistema di Galbiati, che lo aveva seguito a lungo prima del suo trasferimento a Trento. Il coach ne ha esaltato più volte la leadership, che Baldwin ha espresso anche nelle parole di fine partita.
"Sappiamo che è una serie lunga. Dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo fare.
Bisogna fare degli aggiustamenti, riposare e preparare gara due".
© IPA
Nato a Winder, Georgia, ha cominciato la sua formazione al college di Butler: con i Bulldogs per tre stagioni di fila segna almeno 15 punti di media. Nel 2020-21 la prima esperienza europea con il Turk Telekom Ankara, ma l'esplosione arriva in Bundesliga: con il BC Goettingen diventa il terzo miglior realizzatore del campionato con 19 punti di media. Dopo il ritorno negli Stati Uniti, con i Maine Celtics (squadra nell'orbita dei Boston Celtics), il passaggio all'Aquila.
Tra gli highlights della sua stagione diverse gare giocate con la speciale maschera protettiva dopo la frattura dello zigomo sinistro riportata nella gara di EuroCup contro Bourg.
La sua miglior prestazione è quella di marzo contro Pesaro: 25 punti e 33 di valutazione. Ma la giocata che ha gelato il Forum, c'è da scommettere, avrà un posto speciale nel suo bilancio della prima annata italiana.