La sicurezza viene prima di tutto, soprattutto nel ciclismo dove i rischi possono giungere da qualunque punto. A volte ciò viene prevaricato dalla voglia di far meglio dell'avversario come confermato da Geraint Thomas che, al termine della 9a tappa con arrivo a Napoli, si è lamentato parecchio di quanto stia accadendo al Giro d'Italia. Il portacolori dell'Ineos-Grenadiers non le ha mandate a dire ai colleghi, considerati a volte eccessivamente irruenti.
"Si parla molto di sicurezza in questo periodo, ma questo arrivo sicuro non lo era. A volte sembra che siamo i pagliacci di un circo. La catena saltava in continuazione e non è una bella cosa. Poi, è sempre molto spaventoso quando ci sono corridori che gareggiano come disperati e cercano di infilarsi in ogni angolo - ha spiegato Thomas in un'intervista rilasciata a Spazio Ciclismo -. C’erano anche grosse buche dappertutto sulla strada. Alla fine, sono felice di aver superato la tappa indenne. Il finale è stato davvero caotico, ma i miei compagni mi hanno tenuto sempre fuori dai guai, come hanno fatto anche in tutte le giornate precedenti. Grazie a loro, sono riuscito a rimanere sempre in una buona posizione".
Pericoli che potrebbero costare caro in caso di caduta oppure di problema meccanico, soprattutto per il gallese che ha patito una debacle nella cronometro di Perugia e ora si trova a 2'58" dalla maglia rosa Tadej Pogacar, ma soprattutto subendo il sorpasso al secondo posto da parte del colombiano Daniel Martinez.