"Io penso di essere riconosciuto come un uomo di dialogo, poi abbiamo rispetto per il governo e per chi lo rappresenta, altrimenti saremmo delle persone di poco buon senso. Pero' logicamente chiediamo anche che questo rispetto sia reciproco". Lo ha detto Giovanni Malago', presidente del Coni, oggi a Napoli per la presentazione dei lavori allo stadio Collana, rispondendo a una domanda sull'idea della costituzione di un'autorita' di controllo delle gestione finanziaria dei club professionistici. "Stiamo parlando, abbiamo fatto degli incontri. Stiamo aspettando di cercare di trovare un documento condiviso, perche' penso che sia giusto, negli interessi delle parti. Il Governo ha diritto e dovere di fare questo, noi abbiamo il diritto e dovere di dire occhio a rimanere nella carreggiata dell'autonomia dello sport", ha aggiunto Malago'. "C'e' stata una prima fuga in avanti, chiamiamola cosi' - ha spiegato il presidente del Coni - con una bozza che poi e' stato spiegato che non doveva arrivare sui tavoli di nessuno, non doveva circolare. Pero' sul tavolo mio e' arrivata, e non e' arrivata da forme diciamo di carattere proceduralmente istituzionali. A quel punto e' normale che uno faccia presente e che faccia delle riflessioni".
In occasione dell'incontro giovedi' scorso negli uffici del Ministero dello Sport con il ministro Andrea Abodi, "c'erano tutte le componenti interessate, le federazioni, le leghe, e abbiamo espresso le nostre riflessioni, le nostre perplessita'. Ci e' stato detto - ha spiegato Malago' - che quella cosa viene cambiata, sara' cambiata, ci e' stato parlato di un altro tipo di organizzazione, non piu' un'agenzia pubblica ma un'authority. Abbiamo semplicemente detto che puo' andar bene tutto, pero' fateci vedere proprio per evitare che questa cosa comporti poi dei problemi. Sicuramente poi sulla tempistica mi sembra che chiunque si renda conto che oggettivamente sarebbe stato meglio magari farlo fra due o tre mesi, dopo le Olimpiadi, dopo che i campionati sono cominciati, perche' tanto escludo che si possa fare in tempo a fare qualcosa, salvo le norme transitorie".