napoli, simeone: "ho lottato per arrivare sin qui"

Presso il Konami Training Center proseguono gli appuntamenti di Betsson Sport con i protagonisti del Napoli. Uno di loro è Giovanni Simeone, attaccante argentino, che continua a far brillare il Napoli con la sua dedizione, talento e passione. Dal suo arrivo nella città partenopea, il calciatore ha lasciato un'impronta indelebile sia sul campo che nei cuori dei tifosi e ha rivelato il suo legame speciale con la squadra e la città, descrivendo il sentimento travolgente che ha provato al momento del suo arrivo. "È stato super emozionante", ha dichiarato. "Ho sempre voluto venire qua”, Parlando dell'importanza della maglia azzurra poi, l’argentino ha rivelato un momento che ha segnato profondamente la sua carriera: "Il primo gol in Champions è stato un sogno che si è avverato; una cosa pazzesca che mi ha fatto sentire più forte e più sicuro di me stesso", ha condiviso Simeone a Betsson Sport. Riflettendo invece sull'avversario più temibile che abbia mai affrontato, ha sorprendentemente nominato un ex compagno di squadra: Kim Min-jae. "Kim è un calciatore completo, è diverso dal resto", ha spiegato il calciatore tessendo le lodi del difensore sudcoreano. Il titolo dello scudetto ha un significato speciale per Simeone, che è diventato il primo argentino a vincerlo dopo Maradona. "Quando me lo ricordano, mi da una grande gioia", ha detto con un sorriso. "Sono arrivato qui e ho lottato tanto per arrivarci". Parlando del supporto ricevuto dai suoi genitori, ha rivelato quanto sia stata importante la mentalità trasmessa da suo padre, Diego Simeone, ex centrocampista argentino e tecnico dell'Atletico Madrid, che l’ha incoraggiato a perseguire costantemente i suoi obiettivi. "Da piccolo mi ha detto di andare sempre avanti - spiega - , il giorno della partita fai un goal e vai a dormire felice, ma il giorno dopo devi continuare, anche quando sbagli”. Non è un caso infatti, che sia il padre stesso a essere l’idolo calcistico del calciatore, fin da quando è bambino: Simeone vorrebbe somigliargli “per la sua forma d’essere, per come ha raggiunto i suoi obiettivi, come rincorre la vita”. L’attaccante lo considera, insieme alla madre, “una persona molto speciale”, che è stata fondamentale per la sua carriera fin da subito.