Manca sempre meno alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 e per questo motivo un giorno di pausa dal Giro d'Italia può essere l'occasione giusta per presentare la casacca che verrà vestita dai ragazzi della Nazionale di ciclismo. Non è un caso che la manifestazione si sia svolta a Napoli dove è arrivata la nona tappa della Corsa Rosa, ma soprattutto dove nei prossimi anni si sogna di ospitare i Campionati del Mondo.
"Noi chiediamo sempre, ne stiamo parlando ma chiaramente è una cosa complessa - ha spiegato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in merito alla candidatura iridata -. Noi siamo sul tavolo della discussione e sicuramente Napoli offre la sua straordinaria bellezza, il suo entusiasmo e anche la sua capacita' organizzativa come ci è stato riconosciuto ieri da Rcs. Oramai abbiamo una macchina organizzativa rodata e siamo pronti a qualsiasi evento internazionale".
Ad ascoltare la proposta erano presenti una serie di autorità, dal presidente Cordiano Dagnoni al vicepresidente Carmine Acquasanta passando per il general manager delle nazionali Roberto Amadio, il Segretario Generale Marcello Tolu, i tecnici Marco Villa, Daniele Bennati, Paolo Sangalli, Marco Velo e Pierpaolo Addesi, il presidente della Lega Ciclismo Roberto Pella e il numero uno del CONI Giovanni Malagò che punta molto sulla rassegna a cinque cerchi.
"Sono onorato di partecipare a questa presentazione, la maglia azzurra è un valore che ci accomuna e ci rende orgogliosi, un segno distintivo della nostra tradizione vincente. Il ciclismo è un colosso della storia olimpica azzurra, è tra le prime tre discipline per numero di medaglie vinte, 63, e la seconda in assoluto per numero di ori - ha spiegato il dirigente romano -. Numeri che sintetizzano l'eccellenza espressa dal movimento e le speranze che accompagnano la vigilia dei Giochi. Mi piace ricordare che la prima vittoria a cinque cerchi di sempre di questo fantastico sport risale al 1900, con Brusoni, proprio a Parigi. Una coincidenza che speriamo sia di buon auspicio per l'ormai prossima spedizione olimpica".
Sulla stessa linea d'onda anche il presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli che è intervenuto con un video: "La maglia azzurra è l’elemento che lega tutti noi che viviamo di sport. Mi fa piacere che la Federazione abbia deciso di presentarla all’indomani della scelta del Comitato Italiano Paralimpico di indicare Luca Mazzone come uno dei due portabandiera alle Paralimpiadi di Parigi. Si tratta, da parte nostra, di un riconoscimento a un grande atleta e al ciclismo italiano, che ha dato un importante contributo allo sport paralimpico, sia dal punto di vista dei successi che della promozione - ha sottolineato il dirigente bolognese a cui hanno fatto eco le parole di Dagnoni -. La maglia azzurra è per le nostre nazionali una seconda pelle, in grado di moltiplicare le forze, spingendo sempre a dare il meglio. E’ anche un messaggio evidente dell’Italia nel mondo, la testimonianza concreta dei nostri valori e della nostra identità. Ne ero consapevole quando ho avuto l’onore di vestirla e lo percepisco anche adesso da dirigente, vedendo negli occhi dei nostri ragazzi l’orgoglio di indossarla. Ringrazio Napoli, nella persona del sindaco Manfredi, per la splendida accoglienza che ha riservato al ciclismo e alla Federazione. Ringrazio anche il CONI e il CIP, i presidenti Malagò e Pancalli e i rispettivi gruppi di lavoro, per averci messo nelle condizioni migliori per partecipare a Parigi. La scelta di Luca Mazzone quale portabandiera, a meno di quattro anni di distanza da quella di Elia Viviani a Tokyo, sono la più concreta testimonianza dell’attenzione che il mondo sportivo, olimpico e paralimpico, ci dedica. E’ un onore e anche una responsabilità. Sono certo che i nostri azzurri non deluderanno le aspettative, sospinti da questa forza misteriosa che solo la maglia azzurra è in grado di dare.”