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Juventus, la missione di Chiesa: prima la Coppa Italia poi il rinnovo

Con ancora in mente la grande prestazione all'Olimpico contro la Roma, Chiesa vuole alzare un trofeo e poi pensare al futuro

Domani sera Federico Chiesa è pronto a riprendersi il posto accanto a Dusan Vlahovic per dare l'assalto alla Coppa Italia, trofeo che potrebbe dare un senso alla stagione della Juventus che, nonostante la qualificazione alla Champions League, ha lasciato l'amaro in bocca a diversi tifosi bianconeri. Entrato solo nella ripresa del match contro la Salernitana, l'esterno azzurro punta a vivere un'altra serata da protagonista su un campo che, recentemente, lo aveva aiutato a mostrare la versione migliore di se stesso, quella che non si vede con continuità da dopo il grave infortunio di due anni fa: solo una decina di giorni fa all'Olimpico, contro la Roma, lo avevamo premiato con 7 pieno in pagella e ora spera di ripetersi anche contro l'Atalanta.

Alzare la coppa da protagonista potrebbe pure dare nuovo impulso alle trattative per il rinnovo che, al momento, sono sostanzialmente in una fase di stallo. Chiesa è in scadenza 2025 e nel calcio moderno questo può solo voler dire una cosa in ottica Juve: se non rinnova quest'anno, rischia di scappare via a costo zero tra 12 mesi. Eventualità che Giuntoli non vuole neppure considerare ma anche lo stesso giocatore, cercato dalla Roma, non sembra poi così intenzionato a valutare. Certo, da entrambe le parti vanno fatte le giuste considerazioni: da un lato l'esterno offensivo non si sente valorizzato dal 3-5-2 (ma potrebbe cambiare tutto con l'arrivo di Thiago Motta), dall'altro il club vuole avere più garanzie dal punto di vista fisico prima di puntare su un contratto a lunga gittata.

Ecco dunque l'ipotesi del rinnovo-ponte: un prolungamento di un anno, fino al 2026, per scongiurare un addio a costo zero e valutare con più serenità la forza del progetto Juve e la rinascita definitiva del giocatore. "Ancora un anno e poi ne riparliamo": si potrebbe sintetizzare così la bozza sulla quale stanno lavorando Giuntoli e l'agente Ramadani, che anche negli scorsi giorni hanno avuto un contatto. Prima, però, c'è una finale di Coppa Italia da giocare, e magari vincere, da protagonista. Così anche il discorso sul futuro avrà basi decisamente diverse.

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