LA CHIAMATA

Spalletti ha le idee chiare in vista degli Europei: "Convocazioni fatte al 70/80%, ma c'è ancora spazio"

Il commissario tecnico è intervenuto nel corso della presentazione di Vivo Azzurro Tv facendo il punto sulle proprie scelte 

Il campionato non è ancora finito, eppure gli Europei sono già alle porte. Luciano Spalletti deve quindi già iniziare a pensare quale squadra portare in Germania complice anche l'allargamento della rosa a 26 giocatori, tuttavia il tecnico di Certaldo sembra aver già le idee chiare. La conferma è arrivata durante la presentazione di Vivo Azzurro Tv a Roma dove il commissario tecnico dell'Italia ha ribadito di non aver completato ancora tutte le sue scelte. 

"Nel confronto europeo abbiamo ancora da fare dei passi importanti, nonostante i complimenti che vanno fatti alle nostre squadre che sono al massimo livello europeo anche giocando un calcio di un certo livello. Io mi chiudo a casa mia e provo a realizzare minuto dopo minuto quello che sarà il tempo che passeremo in Germania. Noi abbiamo questa finestra aperta sui nostri sportivi, non dobbiamo dare la sensazione di avere a che fare con dei bambini viziati, ma di avere a che fare con professionisti serissimi - ha spiegato Spalletti -. Poi sono lì a perfezionare questa convocazione, per il 70/80% è già fatta, c’è però questo 20% aperto per abbracciare chi ci dimostra di volerne fare parte o per far uscire chi pensa che questa maglia sia un giochino. Vanno fatti i complimenti al Bologna per il calcio che ha espresso, così come all’Atalanta e all’Inter. Ci sono alcune situazioni che non vanno come vorremmo e che non sono reali rispetto al valore delle squadre o dell’allenatore che guida queste squadre".

Il segnale è chiaro: molti dei posti sono già assicurati, ma bisogna tenerseli stretti e soprattutto grande attenzione va riposta su chi potrebbe emergere in queste ultime giornate e compiere il sorpasso decisivo per prendersi uno spazio in azzurro. Serve quindi adattarsi al cambiamento, farsi trovare pronti a un possibile salto di qualità e cogliere la palla al balzo perché, nel calcio come nella vita, ricorda Spalletti, una situazione apparentemente sfavorevole può diventare un trampolino di lancio.

"Quando si parla di vittoria e sconfitta io vedo due facce della stessa medaglia, ti crea quelle situazioni intorno che non ti fa essere te stesso. Non si può vivere nella vittoria o nella sconfitta, si deve vivere nell’equilibrio. Non vedo l’ora di condividere questa passione per la maglia azzurra con tutti gli italiani - ha concluso il tecnico toscano -. Per me sarà fondamentale tornare in Italia e sentire il popolo italiano dirci 'siamo orgogliosi di voi'. Nel calcio ci sono delle situazioni che possono cambiare il destino, ad esempio quella palla Tardelli la stoppò male nel 1982, poi riprese il passo e trovò il gol. Ha fatto quel passettino per coordinarsi e trovare il gol"