Le parole di Max Allegri alla vigilia della finale di Coppa Italia contro l'Atalanta hanno il sapore dell'addio: "L'importante è lasciare eventualmente alla società un bel tesoretto...", ha detto il tecnico della Juve rispondendo a una domanda sul suo futuro. L'obiettivo è quello di chiudere la seconda avventura in bianconero con almeno un trofeo, dopo aver portato a casa la qualificazione alla prossima Champions League, che per lui vorrebbe dire anche conquistare il personale primato di vittorie nell'ultimo atto della competizione (al momento è a quota quattro con Sven Goran Eriksson e Roberto Mancini).
Dal canto suo la Juve guarda già avanti, pronta a ricominciare sotto una nuova guida tecnica. Il nome per il post Allegri, quello su cui la società punta per tornare a essere competitiva e vincente, è risaputo e porta al mago del miracolo Bologna: Thiago Motta. Con il tecnico brasiliano sarebbe già stato raggiunto un accordo per un contratto biennale con opzione per il terzo anno da 3,5 milioni di euro a stagione ma - come riferisce corriere.it - non c'è ancora la firma.
Non è ancora il momento del nero su bianco, c'è da chiudere una stagione in bellezza e allargando il discorso c'è da salvare un triennio decisamente difficile dentro e fuori dal campo. Dall'altra parte c'è un Bologna che vorrebbe trattenere l'allenatore dell'incredibile impresa: "Ma rispetteremo la sua volontà", ha detto nei giorni scorsi il ds dei rossoblù Marco Di Vaio. In settimana ci sarà l'incontro per cercare di strappargli il rinnovo del contratto. Lunedì prossimo, intanto, in occasione del posticipo tra Bologna e Juve, Allegri e Thiago Motta si ritroveranno uno di fronte all'altro: passato e futuro bianconeri?