FORMULA 1

Tsunoda: "Legame speciale con Honda, per restare con loro punto ad Aston Martin"

Il pilota giapponese e il suo compagno di squadra decisi a brillare nel GP di casa della loro squadra

di Stefano Gatti

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La Ferrari, d'accordo, Imola però è il Gran Premio di casa anche per VISA Cash App Racing Bulls. Anche se le origini del team nato dalle ceneri della Minardi si perdono nella notte dei tempi (e dei numerosi passaggi di ragione sociale) questo weekend sul circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda scendono in pista sull'asfalto amico. L'australiano arriva in Romagna lanciatissimo dal suo miglior GP della stagione fin qui: quello di Miami. Imola però è soprattutto la pista amica per eccellenza di Yuki Tsunoda. Ventiquattro anni compiuti sabato scorso, il giapponese è ormai alla sua quarta stagione nel Mondiale e quest'anno sembra aver (finalmente) trovato continuità di rendimento e il livello di performance necessario per tenere testa al proprio compagno di squadra e tentare il salto di qualità. Dopo i primi sei appuntamenti infatti Yuki (tre volte a punti) occupa la casella finale della top ten del ranking con quattordici punti, contro i cinque di Ricciardo, che solo nel felice weekend di Miami è riuscito a sbloccare la sua classifica dal livello zero. 

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In un momento (l'inizio della stagione europea) nel quale il mercato piloti inizia ad offrire i primi "rumours", anche il nome di Tsunoda potrebbe circolare negli spazi ristretti e indiscreti che separano i motorhome del paddock. Yuki è cresciuto alla scuola della Honda, che lo ha spinto fino alla Formula Uno. L'accordo del Costruttore giapponese con Aston Martin a partire dal 2026 potrebbe schiudere uno spiraglio a Tsunoda nel team di Silverstone ma c'è un ostacolo, viene da lontano e risponde al nome di Fernando Alonso, che poco più di un mese fa ha rinnovato il suo accordo fino al 2026. Le chances di Tsunoda sono quindi al momento piuttosto limitate, salvo un'uscita di scena di Lance Stroll, che il giapponese precede attualmente nella classifica generale.

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Diversamente, il giapponese dovrà recidere il cordone ombelicale con Honda e guardarsi intorno, deciso però a mantenere un solido legame, con il Costruttiore che lo ha lanciato, come lui stesso ha recentemente riaffermato:

"Lavoro con Honda fin da quando ero molto giovane. Sono stato in grado di ottenere ciò che volevano che facessi: sono diventato un pilota di Formula 1 con la Honda. Senza il loro supporto, non sarei qui. Abbiamo un rapporto speciale ma per quanto riguarda il mercato dei piloti, è tutta un'altra storia. In definitiva per restare con loro alla fine è necessario che si liberi un posto in Aston Martin. Solo in questo caso per me ci sono buone possibilità. In caso contrario devo pensare ad un'altra soluzione: rimanere nell’orbita Red Bull, cosa che mi piacerebbe molto, oppure trovare un'alternativa. In tal caso, anche se non saremo più insieme, sarò sempre riconoscente a Honda e sono sicuro che prima o poi torneremo a lavorare insieme".