Ancora due partite, e poi in casa Milan si aprirà ufficialmente un nuovo ciclo. L'addio di Pioli è scontato, la caccia al nuovo tecnico è in corso da settimane: la girandola di nomi è continua, e le riserve verranno sciolte ufficialmente solo a campionato finito. La partita è ancora aperta: l'identikit porta a un allenatore straniero, non a Conte, il prescelto dai tifosi, né a De Zerbi o Sarri o ancora Thiago Motta. Al momento se la giocano due portoghesi, Fonseca e Conceicao, e un argentino, Gallardo. Oggi il listino premia l'ex tecnico della Roma, le cui quotazioni sono in netta salita. Inevitabilmente con il cambio del tecnico cambieranno anche alcune altre facce, ma l'obiettivo è di dare continuità in alcuni dei pilastri del Milan di questi anni. Se Giroud ha lasciato, non lo faranno in attacco Leao e Pulisic: da loro si ripartirà con in dote la bellezza di 29 gol messi a segno in questa stagione. Da valutare invece Theo Hernandez e Maignan: se arriveranno offerte saranno valutate con attenzione. A centrocampo, in attesa di rinforzi (c'è assoluto bisogno di un interditore), sono certe le conferme di Reijnders, Loftus-Cheek e Musah.
Restando a metà campo, Bennacer non è definibile come intoccabile. Lo stesso dicasi per Tomori, reduce da una stagione deludente sul fronte difensivo che perderà Kjaer. Decisivo il parere del nuovo tecnico in merito a chi affiancherà il nuovo centrale difensivo, una delle priorità sul mercato al pari della punta. Nessun dubbio invece sull'acquisto di un terzino destro (Emerson Royal del Tottenham?) che si giocherà il posto con Calabria, il cui prolungamento (scade nel 2025) non vede ancora la luce. A proposito di contratti Jovic, non è ancora sicuro di proseguire a Milanello, mentre Okafor e Chukwueze dovrebbero avere ancor un anno a disposizione per dimostrare di valere il Milan.