"Zaniolo? Durissima che possa rientrare, anzi escluderei la possibilità". Il ct azzurro Luciano Spalletti chiude la porta al recupero dell'attaccante dell'Aston Villa, che ha riportato una microfrattura al piede sinistro durante il match di Premier League contro il Liverpool, in vista dei prossimi Europei di calcio, in programma dal 14 giugno al 14 luglio in Germania. Poi un pensiero sul Napoli, sua ex squadra (ieri, di fronte alla domanda, era scappato via stizzito e oggi si è scusato con l'inviata di Sportmediaset Francesca Benvenuti): "Mi dispiace per l'annata che sta vivendo. In quell'ambiente lì noi eravamo riusciti a contagiare tutte le persone per lo stesso obiettivo. Uscire dallo spogliatoio e vedere il campo tutto segnato bene, ad esempio, è stato importante. Così come quel 'sarò con te' sulle maglie è qualcosa che tenta di coinvolgere non solo quelli in campo, ma anche i nonnini sulle panchine dei quartieri spagnoli. Perché sono tutti importanti".
"Quando le squadre non fanno risultato c'è il doppio degli infortuni - ha proseguito Spalletti - Bisogna far capire ai calciatori l'importanza del giocare ma anche quello del recuperare". Il ct ha poi quantificato il numero ideale di partite in "55 che è il numero ottimale". Sui calciatori timidi che "sono quelli che hanno bisogno di una cura particolare" e sui giovani a cui il messaggio da mandare è che la vittoria non è tutto perché "valgono molto di più altre cose che si fanno durante il percorso".
Parlando sempre della Nazionale: "Si cercano di trovare situazioni che stimolino i calciatori - ha detto il ct azzurro a margine dell'evento "Sport
Human Factor - Come chiedere ai numeri 10 di farsi vedere può diventare importante per trarre la sfumatura da riprodurre nel campo".